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Appuntamenti con lo psicodramma

Incontri
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Riprende a Nichelino il ciclo d’incontri del Teatro delle Emozioni di psicodramma.
Questa volta la proposta vedrà coinvolto oltre al Circolo Arci 1° Maggio anche il centro giovani Factory. La presentazione sarà il 25 ottobre dalle ore 20,30 alle 22,30 al Circolo 1° Maggio, mentre al Factory ci saranno due appuntamenti di presentazione: uno preserale il 28 ottobre dalle 17,30 alle 19,30 e uno serale il 4 novembre dalle 20,30 alle 22,30.

La prima esperienza della scorsa primavera al Circolo 1° Maggio ha visto un piccolo gruppo di persone mettere in scena le loro storie. Si sono avvicendate nei sei incontri proposti per prendere confidenza con questo metodo d’azione, che permette di arricchire di significato le proprie esperienze di vita.

Che cos’è lo psicodramma?

Sarà capitato di sentire molte volte questo termine, usato, spesso impropriamente, come sinonimo di una tragedia personale o di un gruppo che si consuma in pubblico con turbamenti o ferite difficili da rimarginare. No, lo psicodramma non è questo!

Il suo creatore, ovvero Jacob Levy Moreno medico psichiatra e fondatore della terapia di gruppo, nacque nel 1889 a Bucarest e si trasferì a Vienna nel 1905, dove studiò medicina, matematica e filosofia. Nel 1921, quando ormai da anni era un affermato psichiatra, scoprì la potenza del teatro e pensò di utilizzarlo a scopi terapeutici: ebbe modo così di sperimentare l'efficacia che ha per la persona la rappresentazione scenica del suo "vissuto" passato, presente e futuro. Moreno stimolava le persone non tanto a raccontare di sé con le parole, ma a mettere in scena le proprie storie per avviare, in un ambiente protetto e rassicurante, un dialogo attivo e costruttivo fra i diversi aspetti della propria vita. La persona giunge così ad un più alto livello di coscienza di sé e di fiducia, e può accedere a modi maggiormente spontanei e creativi nel relazionarsi a sé e agli altri.

Lo psicodramma è un approccio molto versatile, si può adattare a diversi contesti e rivolgersi a persone di tutte le età. In pratica si lavora in scena favorendo la relazione interpersonale in un clima di graduale conoscenza tra le persone, per entrare poi in relazione ed arrivare a sentirsi a proprio agio, e poter esprimersi in un clima di vicinanza e fiducia.

Il setting di lavoro è composto dal direttore di psicodramma, dal gruppo, dal palcoscenico (uno spazio circolare definito come tale), dall'uditorio (il luogo in cui si trovano i compagni che non sono in scena) e dalla balconata, un punto di osservazione esterno al palcoscenico. Il gruppo può avere come finalità un lavoro più incentrato sulla crescita personale o sugli aspetti professionali o su entrambi gli ambiti.

Perché fare psicodramma?

Perché ci si prende tempo per sé – spiega Lodovico Farano, formatore - E poi perché sulla scena si gioca la vita senza farsi male. Il senso di comunità si è sfaldato e lì lo si può ricostruire. Se la società esclude e divora noi possiamo ricreare relazioni attingendo dalla nostra spontaneità e creatività. La metodologia consente al gruppo di prendere gradualmente confidenza con le tecniche e con i compagni, senza forzature. Il corpo diventa importante collegamento nella comunicazione, nel gioco, nello scambio di ruoli. Le persone si incontrano. Nello psicodramma ciascuno prende la parola, ciascuno ha il suo spazio, alla pari. Può accadere di riconoscersi nelle parole di un'altra persona o di sentire avversione perché ne siamo toccati per motivi legati alla nostra storia. Tutto si può portare in scena, nel mondo della semirealtà del palcoscenico, dove si può essere quello che si vuole, selezionando dal personale bagaglio esistenziale”.

Lo psicodramma è un modo per ritagliarsi una pausa dalla routine e un tempo di riflessione su di sé. Produce incontri con altre persone, vicinanza, riconoscenza, gioco, elaborazione di questioni sospese.

Il ciclo di incontri a Nichelino sarà curato da Daniela Boero (psicodrammatista) e Lodovico Farano (conduttore di gruppi), formatori che hanno studiato presso la Scuola di Psicodramma moreniana di Torino e che lavorano nell'ambito socio-educativo. La partecipazione agli incontri di presentazione è gratuita. Per contatti: Daniela Boero 339.6026035; Lodovico Farano 347.0341719.