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Intervista al nuovo sindaco Tolardo

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Giampietro Tolardo è il nuovo Sindaco della Città di Nichelino. 52 anni, sposato con Simona e papà di Nicolò e Greta (rispettivamente 14 e 11 anni) a Nichelino c’è arrivato 48 anni fa con la sua famiglia dalla Puglia.
Dopo gli studi superiori al Liceo Scientifico “Majorana” di Moncalieri, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso l’Università di Torino e svolge la professione di medico di famiglia a Nichelino dal 1993.
La sua “vocazione” alla politica non nasce in gioventù ma diciassette anni fa: entra in consiglio comunale dal secondo mandato della giunta Piovano, diviene capogruppo del PDS, poi assessore nella prima giunta Catizone, consigliere provinciale e poi di nuovo consigliere comunale due anni fa con Riggio sindaco, dal quale ha raccolto il testimone.

Una vittoria, quella di Tolardo, arrivata al termine di un confronto elettorale aspro e per certi tratti anche cattivo. Il rivale al ballottaggio, Franco Fattori, staccato di oltre 1500 voti: “Noi abbiamo vinto perché siamo una squadra - dice il sindaco neoeletto - La città, i nichelinesi hanno capito, hanno percepito il concetto che abbiamo lavorato insieme e di questo sono orgoglioso”.

La crisi della giunta Riggio che ha portato al commissariamento; una campagna elettorale dura e spesso fuori dalle righe. La città appare ancora più lacerata. In più la disaffezione nei confronti della politica sfociata in un ulteriore incremento degli elettori che non si sono recati a votare. Come si può convincere i cittadini a riavvicinarsi alla “res publica” ?

“Facendo una politica basata su valori e ideali. Ovunque in Italia c’è stata una riduzione dei partecipanti al voto. Il partito più importante del centro-sinistra ha smarrito i valori e gli ideali costitutivi e questo ha avvantaggiato i gruppi che raccolgono i maggiori consensi dell’antisistema. Così è avvenuto anche a Nichelino, dove i 5 Stelle hanno raccolto un quarto dei consensi. Noi siamo riusciti a proporre un progetto che gli elettori hanno capito e condiviso con una coalizione di centro-sinistra formata da liste civiche e un partito di rilevanza nazionale”.

All’interno del PD che ha estromesso il vostro gruppo mesi fa, ci sarà una resa dei conti che vi coinvolgerà ?

“Il centro-sinistra ha bisogno di un partito forte possa raccogliere il consenso di un elettorato composito che dal centro si sposta fino alla sinistra moderata. Non so cosa accadrà in futuro. Sicuramente il PD deve cambiare rotta, dovrà esserci un azzeramento della classe dirigente locale e provinciale. E si dovrà ricostruire. Questa ricostruzione dovrà essere basata sui valori fondanti del centro-sinistra. Se sarà così, parteciperemo a questo processo, altrimenti non siamo interessati. E dovrà esserci un filtro, perché chi non si riconosce o ha fatto percorsi diversi, non dovrà entrare. Più in generale, penso che noi dobbiamo recuperare il rapporto con le forze politiche della nostra area, ad esempio fare in modo che l’area cattolica democratica, che è stata emarginata negli ultimi tempi, abbia un ruolo e auspico anche che la sinistra più radicale persegua un percorso di unità”.

Un altro medico alla guida della città. Qual è la “ricetta” giusta del dottor Tolardo?

“La ricetta giusta penso che sia nell’impegno della squadra che amministra, l’ascolto dell’opposizione e la partecipazione dei cittadini che devono continuare a essere il collante e le antenne tra chi amministra e la città. Una città che ha bisogno di risposte prioritarie sulle politiche sociali: lavoro, famiglia, anziani e disabili. Un'altra priorità che abbiamo individuato è il rilancio definitivo di Stupinigi”.

Qual è la prima cosa che vuole realizzare come Sindaco della città ?

“La prima cosa è impedire la chiusura dell’asilo nido di via Carducci. Poi permettere l‘allargamento della biblioteca civica trasferendo la ludoteca nella sede dell’Informagiovani. E, poiché quando ero assessore sono stato io ad avviare la raccolta differenziata, creare una task-force sui rifiuti, organizzando “squadre” che incontrino i nichelinesi per sensibilizzare ed educare alla raccolta differenziata”.

Nichelino ha una lunga storia di associazionismo e volontariato che passa attraverso il lavoro quotidiano di gruppi, parrocchie, comitati di quartiere. Intende con la sua giunta valorizzare e supportare chi lavora nel sociale ?

“Assolutamente sì. In passato sono state create associazioni che hanno lavorato, come dire, in modo autonomo. Vogliamo creare una rete per quelle associazioni che lavorano veramente per il territorio, per la gente, per fare in modo che possano interagire e aiutarsi nell’eccellenza e per far questo vogliamo creare la “casa delle associazioni”, un luogo per stare insieme e in questo modo favorire la collaborazione tra loro. Saremo disponibili ad incontrare e valutare i progetti di ogni associazione per condividerli e supportarli”.

Lei è stato l’assessore che ha dato il via libera alla realizzazione della nuova Piazza Di Vittorio, un’opera che continua a far discutere. A livello urbanistico, cosa pensa si debba fare per migliorare la città ?

“Mah, mi rendo conto di andare controcorrente, ma io ne vado orgoglioso. Soprattutto perché ho seguito il progetto fin dall’inizio: in realtà l’intervento doveva essere ancora più impattante, con la presenza di una struttura in paramano che, insieme all’allora assessore Marando, siamo riusciti a impedire. Va detto poi che il progetto fu condiviso da tutta la giunta a partire dal Sindaco. … Effettivamente però i pali sono troppi …. A livello urbanistico, con il nuovo piano regolatore, dobbiamo recuperare le aree dismesse e razionalizzare quelle esistenti armonizzando gli interventi pensando al “consumo zero” di suolo”.

Giampaolo Flori