Al Circolo Polesano di Nichelino venerdì 9 maggio ore 21.
Franco Bocca, classe 1949, scrive di ciclismo da quando aveva 16 anni, prima per il settimanale Piemonte Sportivo e poi per Tuttosport e La Stampa, quotidiano al quale collabora tuttora.
Nel 2016 gli è stato conferito il Premio Nazionale Welcome Castellania, il piccolo borgo natale di Fausto Coppi, “per aver seguito con passione, competenza ed entusiasmo per tanti anni lo sport del ciclismo, sia nel raccontarne la storia straordinaria sia la cronaca puntuale di tutte le corse”.
Con Hever Edizioni ha pubblicato “La terra del Diavolo Rosso, storie e personaggi del ciclismo astigiano”, “La terra dei Campionissimi, storie e personaggi del ciclismo alessandrino” e La Torino del ‘Cit’, campioni e gregari della provincia più rosa d’Italia” in cui ricorda anche la figura del nichelinese Mario Rampi al quale è dedicato questo articolo.
Franco Bocca racconta la sua esperienza di giornalista sportivo venerdì 9 maggio ore 21 al Circolo Polesano di Nichelino.
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Sono già trascorsi quasi sei anni dalla morte di Mario Rampi, spentosi il 6 giugno 2019 all'età di 88 anni dopo una vita tutta dedicata al suo amato ciclismo: prima come corridore, poi come Direttore Sportivo e infine come autorevole e stimatissimo dirigente federale.
Nato a Nichelino nel 1931, Mario aveva frequentato l’ambiente del ciclismo fin dalla più tenera età, come testimonia un diploma d’onore con il quale nel 1936, quando aveva solo cinque anni, venne premiato come più giovane partecipante ad un Raduno Ciclistico Interprovinciale organizzato nell’ambito della Fiera torinese del Ciclo e Motociclo.
In ossequio ai regolamenti dell’epoca aveva poi potuto cominciare a correre agonisticamente solo nel 1947, quando in Piemonte dominavano la scena Nino Defilippis e Guido Messina, che avrebbero poi ottenuto risultati importanti anche tra i professionisti. Contro avversari di quel calibro Rampi se la cavò sempre con onore, anche se non riuscì a coronare il sogno di approdare alla massima categoria.
Dopo aver attaccato la bicicletta al chiodo, si era allontanato per qualche anno dal mondo del pedale, ma non tardò a farvi ritorno come dirigente. Fu tra gli animatori di varie società della provincia: dall'U.S. Nichelino, di cui era stato uno dei fondatori, al Pedale Sancarlese; dal Ciclo Club Torino alla gloriosa UCAT (Unione Ciclo Alpina Torino), uno dei sodalizi più longevi d’Italia, la cui fondazione risale al lontano 1907.
Chiamato a far parte del Comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana, con il tempo ne aveva scalato tutte le gerarchie, sia a livello tecnico sia dirigenziale: Tecnico Regionale della pista, componente del Settore Tecnico Nazionale, Presidente del Comitato provinciale di Torino, Consigliere regionale, Vice Presidente Vicario e infine Presidente Onorario del Comitato.
In virtù della sua vastissima esperienza e della sua perfetta conoscenza dei regolamenti fu anche per molti anni responsabile del Centro Studi regionale, una istituzione che aveva contribuito personalmente ad elevare ad esempio nazionale. Per la passione e l’impegno con cui aveva ricoperto tutti questi incarichi il Coni lo aveva meritatamente insignito della Stella di bronzo al merito sportivo, mentre la FCI nazionale gli aveva conferito la medaglia d’oro al merito del ciclismo.
La sua incrollabile passione per il ciclismo aveva contagiato anche i suoi familiari: la moglie, Mariuccia Tosco, per parecchi anni ha ricoperto il ruolo di Giudice Unico del Comitato Regionale, mentre entrambi i suoi figli, Mauro e Roberto, hanno corso in bici con buoni risultati. Mauro, classe 1960, è stato un ottimo velocista, con all’attivo 25 vittorie su pista, tra cui un Campionato regionale e un terzo posto in Coppa Europa, oltre ad una decina di successi su strada. Roberto, invece, di due anni più giovane, se la cavava bene soprattutto in salita e nel suo palmares spicca il posto d’onore conseguito in una classica per scalatori come la Bassano-Monte Grappa.
Franco Bocca
Nella foto: a sinistra Feanco Bocca, a destra Mario Rampi in una delle tante premiazioni che costellarono la sua carriera