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Il libro del sindaco di Polistena

Incontri
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Domenica 16 marzo la città di Nichelino ospita la presentazione del libro “Non sono nessuno” di Michele Tripodi, sindaco di Polistena.

L'incontro si tiene presso la sede del centro Grosa di Via Galimberti ed è organizzato con il patrocinio della Città di Nichelino, in collaborazione con la Libreria Il Cammello, il Sindacato SPI CGIL Nichelino e il Circolo ARCI Nichelino.

Alla presentazione ha partecipato, dopo l'introduzione di Angelo Auddino, il sindaco di Nichelino, Giampiero Tolardo e  gli assessori Alessandro Azzolina (Politiche internazionali) e Fiodör Verzola (Politiche Giovanili). Sono seguiti gli interventi di Paolo Furia, ricercatore di Estetica Filosofica all'Università di Torino di  Franco Marra, esperto informatico, e di Mercedes Bresso, economista ed ex europarlamentare.

Il libro di Tripodi affronta tematiche cruciali legate alla democrazia, al postcapitalismo e ai miti dell'era digitale e dell'intelligenza artificiale. L’opera si articola in tre sezioni principali, in cui l’autore analizza le trasformazioni economiche, politiche e sociali che stanno ridefinendo la nostra epoca. Attraverso un percorso che spazia dalla riflessione filosofica alla critica delle dinamiche economiche globali, Tripodi mette in luce i meccanismi di controllo e sorveglianza delle grandi piattaforme digitali e il loro impatto sulla democrazia.

Nel libro viene sottolineata la crescente disuguaglianza economica e il rischio che l’uomo, sempre più condizionato dall’ecosistema digitale, perda il senso critico e la capacità di autodeterminazione. La narrazione si sofferma anche sul concetto di “postcapitalismo”, un nuovo paradigma economico in cui il valore del lavoro viene ridimensionato a favore di un controllo algoritmico della società. L’autore esplora il tema della “Generazione Delta”, ovvero le future generazioni che potrebbero nascere già immerse in un mondo totalmente digitale, rischiando di perdere il contatto con la dimensione umana e sociale della vita.

Un altro aspetto rilevante del libro è la critica al capitalismo della sorveglianza, in cui le grandi multinazionali tecnologiche raccolgono dati personali a fini economici e sociali, influenzando in modo pervasivo la vita quotidiana delle persone. Tripodi riflette anche sul concetto di identità in un'epoca dominata dall'algoritmo, ponendosi interrogativi sulla libertà individuale e sulla possibilità di resistere a un sistema sempre più opprimente. Inoltre, il libro analizza il ruolo della politica e la sua progressiva perdita di autorevolezza di fronte ai colossi della tecnologia e della finanza globale.

Al termine della presentazione  i partecipanti potranno prendere parte a un aperitivo, occasione informale per continuare il dialogo con l'autore e gli ospiti.