Domenica 14 settembre alle ore 9,45 si celebra la S. Messa nel Santuario del Santissimo Nome di Maria a Vicomanino in occasione della festa annuale.
Questa cappella campestre sorge tra Stupinigi e Vinovo, nei pressi dell’omonima cascina e della “fasanera” (domenica 14 settembre non viene celebra la S. Messa nella chiesa parrocchiale di
Si possono lasciare le vetture in prossimità di Cascina Romanino e poi proseguire per un breve tratto a piedi.
📍 Posizione del Santuario: https://maps.app.goo.gl/qD1vFbdErtMTVbkB9
In questo articolo, scritto nel 2020 da Gervasio Cambiano in occasione del bicentenario del santuario, la storia di Vicomanino.
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100 anni fa, e cioè nel settembre 1920, la Parrocchia di Stupinigi Visitazione di Maria Vergine, celebrava il centenario dell’edificazione del Santuario campestre di Vicomanino (detto anche Romanino) dedicato alla Madonna. In realtà tali festeggiamenti avrebbero dovuto svolgersi nel 1917, perché il Santuario venne edificato ed inaugurato nel 1817 (come ex voto al termine di un'epidemia) in piena Restaurazione, dopo il periodo napoleonico. Ma la guerra in corso, l'epidemia di spagnola ed il faticoso ritorno alla normalità fecero spostare di due anni la ricorrenza. Questo Santuario, edificato attorno ad un preesistente pilone campestre, era (ed è) isolato nella campagna in direzione di Candiolo con alle spalle l’inizio dei boschi. A qualche centinaio di metri sorge la grande cascina omonima e poco oltre la cosiddetta “fasanera”, dove un tempo risiedevano le guardie dei boschi dell’Ordine Mauriziano con il grande allevamento di fagiani. In quel tempo era Curato, ossia Parrroco, della Chiesa Mauriziana di Stupinigi il teologo cav. don Maurizio Domenico Albry (1867 -1933) e tutti gli anni, nella prima decade del mese di settembre, si faceva carico dell’organizzazione della festa della ricorrenza della Madonna di Vicomanino. E quindi fu scelto questo periodo per celebrare anche i cento anni dell’edificazione del Santuario nel 1817. Nella primavera venne creato un comitato composto dai maggiorenti locali e da un paio di personalità torinesi e dell’Ordine Mauriziano che si prese l’incarico, con don Albry, di organizzare l’evento. Con l’occasione venne deciso di far eseguire alcuni restauri edilizi e di edificare un campanile, che mancava, acquistando una campana da un artigiano fonditore di Torino.
Don Albry scrisse poi a Roma alla Casa Reale per informare del progetto. Con lettera del 3 agosto, spedita da Roma, la regina-madre Margherita di Savoia, tramite la contessa Maria Cristina Pes dei marchesi di Villamarina, Dama di palazzo di S.M., diede la disponibilità di fare da madrina alla nuova campana del Santuario concedendo il patrocinio ai festeggiamenti. Per concorrere alle spese aveva pure donato un servizio di 12 posatine di argento per il banco di beneficenza organizzato nella settimana dei festeggiamenti.
Le cerimonie religiose si svolsero da martedì 7 settembre 1920 alla domenica 12 settembre con giornaliere funzioni solenni sia presso il santuario che presso la chiesa parrocchiale. Tutte le mattine presso il santuario si avvicendarono i parroci dei paesi vicini per la funzione delle lodi mariane. Alla sera invece Mons. Musso, Arciprete di Caselle, celebrava la Messa presso la chiesa parrocchiale di Stupinigi. Nel pomeriggio di giovedi 9 settembre arrivò il Vescovo di Asti Mons. Luigi Spandre, ospitato presso gli alloggi mauriziani, ed il giorno seguente celebrò la funzione religiosa relativa alla visita pastorale su mandato dell’Arcivescovo di Torino.
Sabato 11 settembre il momento culmine delle celebrazioni. Al mattino presso il Santuario l’incoronazione della Madonna e la benedizione della nuova campana con la partecipazione del Vescovo Mons. Spandre. Infine domenica 12 vennero tenute ben due solenni ed affollate processioni dalla parrocchia al santuario: una a metà mattinata e l’altra nel tardo pomeriggio con l’intervento del Cardinale Arcivescovo di Torino Mons. Richelmy. Il consistente ed impegnativo programma coinvolse tutta la borgata, ma anche molte persone di Nichelino e paesi viciniori. A metà novembre il Gran Magistero dell’Ordine Mauriziano scriveva a don Albry che avrebbe concesso lire 500 a saldo delle spese sostenute per i festeggiamento raccomandando anche di inserire nell’inventario della Chiesa i nuovi arredi sacri acquistati per l’occasione.
Nel settembre 1967 vennero poi celebrati i 150 anni dell’edificazione del Santuario della Madonna del Vicomanino e questa volta intervenne il Cardinale ed Arcivescovo Michele Pellegrino. Il 3 settembre anche il Vescovo Ausiliare della Diocesi Mons. Francesco Sanmartino (n.d.r. nato a Nichelino nel 1911 presso la cascina Rusca) celebrò Messa proprio al Santuario e in un passo dell’omelia ricordò le celebrazioni del centenario del 1920 alle quali egli aveva preso parte da bambino con i famigliari che nel frattempo si erano trasferiti nella vicina frazione di Tetti Valfrè.
Gervasio Cambiano