Il primo è stato Papa Francesco ad aprire il Giubileo e la Porta Santa della Basilica di San Pietro.
Tutte le comunità cattoliche posso però vivere “in casa” questo importante appuntamento di fede. Così i Vescovi di tutto il mondo hanno aperto le porte del Giubileo in ciascuna diocesi. E non necessariamente solo nelle chiese: in Piemonte sono diversi i luoghi giubilari a disposizione dei fedeli per vivere questo anno dedicato alla speranza che lega le comunità locali con la Chiesa universale.
Santuari, basiliche e cattedrali hanno un ruolo di primo piano: la Val di Susa offre ai pellegrini l’abbazia di Novalesa e la sacra di San Michele. A Susa c’è la cattedrale di San Giusto. Tanti sono poi i santuari della diocesi di Novara: Boca, Varallo, Re, Cannobio, Varallo e del Boden. A Torino troviamo il santuario della Consolata, la basilica di Maria Ausiliatrice, il Duomo, le chiese di Santa Rita, Nostra Signora di Lourdes e il Monte dei Cappuccini, mentre fuori città ecco il santuario della Madonna dei Fiori di Bra, la “Collegiata” di Carmagnola, Santa Maria della Scala a Chieri e poi Ciriè, Belmonte e il santuario di Selvaggio di Giaveno.
La Diocesi di Alessandria è una delle pochissime al mondo a disporre di una vera e propria Porta Santa, in concomitanza con il Giubileo e gli 850 anni della fondazione. Ad Asti ci sono la cattedrale e la chiesa di San Secondo, il Santuario del Portone, la chiesa di San Giuseppe e il santuario di Villanova. Mentre a Vercelli, oltre alla cattedrale e la chiesa della Madonna della Salute, troviamo il Santuario di Moncrivello. A Pinerolo: cattedrale, chiese di San Maurizio e Santa Lucia delle Vigne, ma anche la mensa della Caritas. Nella diocesi di Cuneo-Fossano: le carceri e la mensa per i poveri; si aggiungono le chiese giubilari di Santa Maria del Bosco a Cuneo e San Giovenale a Fossano e i santuari di Boves, Borgo San Dalmazzo, Cussanio, Vinadio e Castelmagno. Nella diocesi di Mondovì spicca il Santuario di Vicoforte.