Dici indulgenza e dici Giubileo. Tra i due termini esiste infatti una simbiosi perfetta,
anche se l’indulgenza è precedente alla nascita dell’Anno Santo.
Prima del 1300 però veniva concessa per la partecipazione a eventi particolari, ad esempio nel caso di Papa Celestino V la Perdonanza aquilana, che dal 1294 è giunta fino a noi.Ma cos’è l’Indulgenza? La cancellazione del periodo di purificazione necessario in seguito al peccato, già perdonato con la confessione. Se questo sacramento agisce infatti sulla colpa, cancellandola, l’indulgenza è relativa alla pena. Si tratta, perciò, di un dono di misericordia che la Chiesa, in forza del mandato ricevuto da Cristo di legare e slegare, elargisce a tutti. In occasione del Giubileo l’Indulgenza è plenaria e si acquista con il pellegrinaggio in una delle chiese giubilari a Roma o nelle diocesi, la confessione, la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa.
L’indulgenza può essere riferita a sé stessi o anche ai morti: genitori, parenti, amici.
In passato questa pratica ha dato luogo a deviazioni ed eccessi, soprattutto legati al fatto che le indulgenze venivano comprate (uno dei motivi della Riforma luterana fu proprio questo). Oggi non è più così. La misericordia di Dio è dono gratuito.
PORTA SANTA
Dal punto di vista simbolico la Porta Santa assume un significato particolare: è un segno caratteristico del Giubileo, perché la meta è poterla varcare. La sua apertura da parte del Papa costituisce l’inizio ufficiale dell’Anno Santo. Originariamente vi era un’unica porta, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano, che è la cattedrale del vescovo di Roma. Per permettere ai numerosi pellegrini di compiere il gesto, anche le altre Basiliche romane hanno offerto questa possibilità.
Nel passare questa soglia, il pellegrino si ricorda del testo del capitolo 10 del Vangelo secondo Giovanni: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo”. Il gesto esprime la decisione di seguire e di lasciarsi guidare da Gesù, che è il Buon Pastore. Del resto, la porta è anche passaggio che introduce all’interno di una chiesa. Per la comunità cristiana, non è solo lo spazio del sacro, al quale accostarsi con rispetto, ma è segno della comunione che lega ogni credente a Cristo: è il luogo dell’incontro e del dialogo, della riconciliazione e della pace che attende la visita di ogni pellegrino, lo spazio della Chiesa come comunità dei fedeli.
A Roma questa esperienza diventa carica di uno speciale significato, per il rimando alla memoria di S. Pietro e di S. Paolo, apostoli che hanno fondato e formato la comunità cristiana di Roma e che con i loro insegnamenti e il loro esempio sono riferimento per la Chiesa universale. I loro sepolcri si trovano qui, dove sono stati martirizzati. Insieme alle catacombe sono luogo di continua ispirazione per i credenti.
PER GLI AMMALATI
In caso di gravi impedimenti, i fedeli “veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi, o alle visite” potranno conseguire l’indulgenza giubilare se “reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre nostro la professione di fede e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita”.
Altre modalità sono le “opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa” e la visita “ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili…) quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro”. L’indulgenza potrà essere ottenuta anche “astenendosi in spirito di penitenza, almeno durante un giorno, da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita”.
CHIESE GIUBILARI
In base a quanto stabilito nella Bolla di indizione Spes non confundit, oltre che presso le Porte Sante e in alcune chiese di Roma è possibile acquisire l’indulgenza del Giubileo 2025 anche in diverse chiese designate dal Vescovo.
Per la Diocesi di Torino il Card. Roberto Repole ha individuato le seguenti “chiese giubilari”:
- Basilica Cattedrale Metropolitana di S. Giovanni Battista (Torino);
- Basilica Santuario Beata Vergine della Consolata (Torino);
- Basilica Santuario Maria Ausiliatrice (Torino);
- Santuario Nostra Signora di Lourdes (Torino);
- Santuario S. Maria di Belmonte (Valperga);
- Chiesa parrocchiale Santi Giovanni Battista e Martino (Ciriè);
- Santuario Nostra Signora di Lourdes (Giaveno – frazione Selvaggio);
- Santuario Madonna dei Fiori (Bra);
- Collegiata Santi Pietro e Paolo Apostoli (Carmagnola);
- Collegiata S. Maria della Scala (Chieri).
Padre che sei nei cieli, la fede che ci hai donato nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello, e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo, ridestino in noi, la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
Servizio a cura di Marcello Aguzzi