Arriviamo nella bella Saluzzo per scoprire il Santuario Madonna della Consolata.
È una chiesa particolare, potremmo dire quasi recente, perché nata nel 1912 dalla fusione di due chiese preesistenti: quella di San Martino, risalente al 1100 e la cappella della Consolata, costruita nel 1600. L’intervento si dimostrò molto invasivo in quanto la demolizione di muri comportò la perdita di importanti affreschi. Rimase però in piedi, e lo si può ammirare tutt’ora, l’importante campanile a base quadrata che è arrivato fino ai giorni nostri dopo aver superato il terribile terremoto del 1509.
La devozione mariana si è conservata nei secoli sul dipinto della Vergine Maria secondo l’iconografia classica, chiamata Odighitria, che vede il Bambin Gesù in braccio alla mamma e con la mano destra benedicente.
La chiesa si presenta all’interno con un'unica navata con soffitto a cassettoni, decorato dal pittore torinese Luigi Morgari tra il 1913 e il 1934. Di rilievo è la pala chiamata “Esaltazione del Santissimo Nome di Gesù” opera del pittore saviglianese Giovanni Angelo Dolce. A sinistra si conservano due frammenti di affresco dell’antica chiesa di San Martino: uno, che risale alla fine del ‘400, ritrae San Giovanni Battista, mentre l’altro, attribuito ad Antonio Pocapaglia tra il 1430 e il 1440, raffigura una danza macabra dove un monaco balla tenendo per mano uno scheletro.