Vale la pena di fare una breve gita alla periferia ovest di Torino ed arrivare in corso Francia, nel comune di Collegno,
per visitare il Villaggio Leumann per un percorso tra storia e cultura industriale del 19° secolo.
Il Villaggio Leumann nasce dall'idea dell’imprenditore Napoleone Leumann che realizzò nel 1875 un cotonificio, divenuto un’impresa di successo anche perché tutto intorno costruì appunto un villaggio dotato di case e servizi destinate ai dipendenti. In quest’area lavoro, famiglia, tempo libero, istituzioni sociali e previdenziali erano un tutt’uno: una rivoluzione per l’epoca che ebbe, qui in Italia e in Europa, pochi altri esempi.
Nel 1907 su richiesta dei residenti venne commissionata la realizzazione di una chiesa che fu sede parrocchiale sino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. Negli anni ’90 venne restaurata ed utilizzata principalmente per matrimoni, mentre dal 2019 è ad uso liturgico della comunità Ortodossa.
Il luogo di culto, realizzato su progetto dell’ing. Pietro Fenoglio, venne dedicato a Santa Elisabetta Vedova e rappresenta un unicum di stile. Si tratta infatti di uno dei pochi luoghi di culto al mondo in stile liberty. Di pianta longitudinale ad un’unica navata e sovrastata da capriate in legno, la chiesa si trova su un lato del Villaggio al fondo di un vialetto alberato coreografico; la facciata principale è caratterizzata da due campanili laterali sovrastati da croci in ferro battuto. Il presbiterio è collocato in corrispondenza dell’area absidale, rialzato di un gradino e separato dal resto dell’aula da una balaustra in marmo aperta al centro con alle spalle una grande vetrata artistica raffigurante Santa Elisabetta.