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Dom, Dic
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Luoghi della Fede - Santuario di Santa Cristina

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Il santuario di Santa Cristina sorge a 1.340 metri slm, in cima alla rupe omonima, un ripido e isolato picco roccioso

posto tra Ceres e Cantoira, che divide la Val Grande dalla Val d’Ala. Essendo situato a cavallo tra i due territori comunali, fu per questo oggetto di dispute territoriali. Secondo la leggenda in un confronto per il possesso della chiesa, il rappresentante di Ceres disse “Santa Cristina roccia nostra” e il cantoirese “Santa Cristina avvocata nostra”. Così la roccia fu riconosciuta di Ceres, ma la chiesa e la festa spettarono a Cantoira.

Una delle prime notizie è attestata nel 1440, ma l’edificio primitivo potrebbe risalire alla seconda metà del secolo precedente e pare che originariamente fosse un pilone votivo. Nella relazione di visita pastorale del 1769 si dice che il pilone fu eretto sulla rupe in onore a Santa Cristina in seguito all'apparizione della santa ad un pastore. Risulta che il santuario, già di notevoli dimensioni, nel 1840 venne ampliato e vennero costruiti degli edifici in prossimità come luoghi di accoglienza e di riparo per i pellegrini. Nello stesso anno vennero realizzati i grandi muri di protezione arricchendo il complesso architettonico e dandogli sembianza di fortezza circondata da bastioni.  All’interno sono conservati notevoli ex voto segno della profonda religiosità delle genti del posto.

Lungo il percorso da Ceres verso il santuario, percorribile a piedi in un’ora e quaranta circa, immerso in un bel bosco di faggi e castagni, si incontrano interessanti monumenti religiosi. Il primo è la “Cappella degli Appestati”, edificata in tempo di peste nell’anno 1577 e restaurata nel 1911. E’ molto piccola e presenta pregevoli affreschi, opera di Giovanni Oldrado Perino, frate della Novalesa di Susa. Fu edificata a Pian di Ceres in tempo di peste: essendo vietato l’assembramento nelle chiese i valligiani assistevano alla Messa sparsi nei boschi. Il secondo, che si raggiunge dopo alcuni tornanti, è la Cappella degli Angeli. Non si hanno notizie precise circa la sua edificazione, si sa solo che è stata riaperta al culto nel 1910, dopo la sua chiusura per oltre cento anni.
Per raggiungere il santuario si può lasciare l’auto nel parcheggio davanti al Municipio di Ceres, salire lungo la via Roma, fino al primo incrocio ed imboccare a sinistra il sentiero 242, indicato da una scritta in vernice sul muro, seguendolo fino alla cima.

C.A.