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Dom, Dic
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"Abbiamo vissuto giorni speciali"

Dai gruppi
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All’inizio dell’anno, quando Rina, Sonia e Stefania con l’associazione Noi Fiducia si sono date da fare per organizzare a Nichelino

un pellegrinaggio per il Giubileo, certo non immaginavano che di lì a qualche mese a Roma avrebbero trovato un nuovo Papa. E non potevano scegliere data più significativa, perché proprio quel giorno Robert Francis Prevost, Leone XIV, avrebbe ufficialmente iniziato il suo pontificata. Loro quel giorno c’erano, insieme al gruppo di pellegrini di Nichelino e alle oltre 200.000 persone provenienti da tutto il modo, accorse per salutare, vedere e sentire il nuovo pontefice. Hanno vissuto con particolare emozione il clima di quei giorni che hanno segnato l’inizio di una nuova pagina di storia: l’addio a Papa Francesco, l’inaspettato esito del conclave e la domenica con Leone XIV in piazza San Pietro.

Così Rina, Sonia e Stefania raccolgono le emozioni di quei momenti.

“Pellegrini di speranza è il motto di questo Giubileo, parole che raccontano appieno ciò che abbiamo vissuto nei due intensi giorni a Roma.  Così, è iniziato il nostro pellegrinaggio… accolti dalla semplicità disarmante di Papa Francesco, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è sepolto. Qui con il cuore grato per il suo operato, abbiamo partecipata alla Santa Messa (tra i concelebranti c’era anche il nostro parroco don Davide). Il primo dono della giornata, forse il più importante, è stato quello di aver scoperto di “essere” comunità, nonostante arrivassimo da parrocchie e realtà diverse, per età, esigenze, fragilità… Volti nuovi, pronti ad accogliere e condividere, nel rispetto dell’altro, sempre nella gioia, tra un sorriso e tante mani operose. 

Con questa gioia e speranza, domenica 18 maggio abbiamo accolto Papa Leone XIV in piazza San Pietro durante la Messa di inizio pontificato. Le sue parole davvero penetrano in profondità e diventano un forte messaggio di Pace.

Grazie ai nostri 65 compagni di viaggio, che di noi si sono fidati, abbiamo sperimentato che essere comunità è possibile e aiuta a costruire ponti di pace. Siamo felici di aver vissuto questa esperienza, nonostante le fatiche che insieme abbiamo affrontato.  Arricchite da ogni sguardo incontrato, stanco ma gioioso, non possiamo che ringraziare per questi giorni di grazia che il Signore ha voluto donarci”.