Caterina Colletto, 57 anni, ci ha lasciato pochi giorni prima che finisse il 2023. Catechista, impegnata nel volontariato nella parrocchia Santissima Trinità e nell’Unitalsi, insieme al marito Alessandro Cascio che lo scorso 19 novembre è stato ordinato diacono.
Insieme avevano iniziato e condiviso il percorso di formazione, ma purtroppo l’inaspettata malattia è avanzata rapidamente; in quella data Caterina era già molto grave e non ha potuto condividere questa gioia.
La comunità si è stretta attorno al diacono Sandro (che qualche settimana prima aveva perso anche il papà) e alle figlie Francesca e Simona. In questa lettera così Sandro ricorda la sua amata Caterina.
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“Cara Caterina, in questi ultimi mesi mi è successo tante volte di provare ad immaginare il momento in cui non saresti stata più con noi. Ho cercato di iniziare ad abituarmi all’idea, ma ora mi rendo conto che un dolore così grande, quando ti travolge, ti coglie impreparato.
Alla fine di tutti i miei ragionamenti l’unica strada che mi sembra accettabile per poter dare un senso resta soltanto una: GRATITUDINE.
La persona che sono oggi lo devo a te e alle nostre figlie, al vostro amore e al tuo esempio di donna e madre che, pur con i tuoi umani difetti, mi hanno quotidianamente insegnato il significato di valori come onestà, coerenza, sacrificio, umiltà.
Oggi queste parole sembrano passate di moda, oggi si fa prima a chiudere un occhio e a prendere la via più facile. Tu Caterina la via più facile non l’hai mai cercata, anzi sembrava ti piacessero sfide difficili, sia nel lavoro che nel volontariato che in ogni altro ambito della vita. Ti ci buttavi con l’entusiasmo e la tenacia che ti hanno sempre contraddistinto.
Anche quando la terribile malattia ti ha tolto quanto ti era più caro (il movimento, l’energia, l’autonomia) hai dimostrato una forza d’animo e una dignità davanti alla quale tutti ci dobbiamo inchinare.
Nella prova più dura che la vita ti ha riservato, sei uscita vincitrice come sempre, perché nonostante tutte le difficoltà, non hai mai perso il sorriso e la dolcezza. Grazie anche per questa ultima magnifica lezione che mi hai dato: se riuscirò a tirare fuori anche solo una piccola, microscopica parte della forza che hai sempre dimostrato tu, mi riterrò veramente fortunato.
E stai certa che sarò sempre orgoglioso di essere stato il tuo amato marito.
Ciao Caterina, buon viaggio verso il Paradiso”.
Il tuo Alessandro