In Nicaragua il regime di Daniel Ortega ha espulso anche i francescani. La decisione è da inquadrare in un’intensa campagna della dittatura sandinista, finalizzata a cancellare dal paese la presenza della Chiesa cattolica.
I beni dell’ordine religioso fondato da San Francesco sono stati incamerati dallo Stato. Qualche mese fa analoghe misure erano state adottate nei confronti dei gesuiti e delle missionarie della Carità di Santa Teresa di Calcutta.
Dal 2018 non si contano i sacerdoti arrestati tra cui anche il coraggioso monsignor Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa, condannato a 26 anni di carcere per “diffusione di notizie false” e “cospirazione contro la patria”. Il presule si era rifiutato di lasciare il paese insieme ad altri 222 prigionieri politici e aveva scelto di rimanere in carcere.