Si è svolta nella parrocchia Madonna della Fiducia la “settimana comunitaria”, voluta
da un gruppo di giovani animatori over 18 anni.
I partecipanti hanno sentito il bisogno di vivere un’esperienza di condivisione, preghiera, amicizia e vita comunitaria. Erano una ventina di giovani che, in modi e tempi diversi, avevano già vissuto in passato esperienze di vita cristiana attraverso quelle che possono essere le proposte in parrocchia.Si sono organizzati di tutto punto: hanno istituito turni per pulizia, rassetto e cucina (anche aiutati da qualche adulto che è intervenuto in caso di bisogno). Il salone Alex Tamburello in quei giorni è stata la loro casa, divisa in zona giorno e zona notte. Ognuno di loro ha trascorso questo periodo dividendosi tra la propria vita normale fatta di università, lavoro e quant’altro, con attività comuni come incontri, riflessioni, iniziative, preghiera ed anche momenti ludici. Sono intervenuti lungo la settimana, per accompagnarli in questa esperienza, alcuni “esperti” come don Gianfranco Sivera, parroco della Fiducia, che con loro ha trattato temi importanti cercando di rispondere ai quesiti che i ragazzi ponevano. Un’altra serata ha visto come relatore don Alberto Vergnano, parroco della Regina Mundi, con cui si sono toccati temi sulla fede in un confronto molto sentito e costruttivo. Un ulteriore momento è stato condiviso con Monica Olivieri, che insieme a due colleghi, ha messo in luce l’autostima e le capacità di ognuno. “È stato bello mettere insieme ed a confronto gruppi finora indipendenti, cercando una linea comune di azione. Abbiamo vissuto bei momenti gomito a gomito, specialmente nelle mansioni dedicate alla cucina”, raccontano Beatrice e Lucrezia.
Simone afferma di aver vissuto una settimana molto proficua dove sono successe tante cose positive come ad esempio aiutarsi l’un l’altro, condividendo momenti di riflessione e di preghiera comprendendo l’importanza della fede e dell’attenzione al prossimo. “Sicuramente un’esperienza da ripetere, visto come ci si è accolti tra di noi… forse la clemenza del tempo avrebbe dato più possibilità di vivere esperienze all’aperto con prospettive diverse” è la conclusione di Noemi.
Infine dagli organizzatori arriva un sincero grazie alla Croce Rossa Italiana per aver messo a disposizione i lettini, alla parrocchia Maria Regina Mundi per il prestito dei materassini ed infine al gruppetto di volontari adulti che hanno messo a disposizione il loro tempo per aiutare in cucina e nella logistica.
G.B.