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Cammino di Quaresima: andare oltre

Dai gruppi
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- di don Alberto Vergnano -
Il 2023 per me è iniziato con due esperienze molto forti e molto diverse, che hanno un po’ segnato anche le settimane successive e che in qualche modo mi stanno aiutando a vivere la Quaresima.

La prima esperienza è stata quella di due giorni di Campo invernale, fatto a Susa, con uno dei gruppi delle superiori della parrocchia Maria Regina Mundi. Abbiamo costruito il Campo mettendo insieme due cose apparentemente molto lontane: da una parte un tentativo di rileggere quanto successo nelle nostre vite negli ultimi tre anni e dall’altra una pagina del vangelo di Luca, la parabola del Samaritano. Il mix è stato esplosivo!

L’intento non era quello di fare complesse analisi sulla pandemia, e nemmeno di tornare ancora una volta a parlare di Covid: ma, nella semplicità, abbiamo chiesto ai ragazzi di provare a far emergere che cosa era cambiato nelle loro vite tra il gennaio 2020 e il gennaio 2023. Nell’ascoltarli, ci ha colpito la lucidità delle loro scoperte: senza troppi giri di parole hanno evidenziato le fatiche che hanno vissuto e soprattutto gli effetti negativi che questo lungo periodo ha lasciato su ognuno. Abbiamo percepito in loro non l’atteggiamento passivo di chi si limita a denunciare una situazione, né tanto meno di chi si lamenta, ma invece il desiderio di prendere coscienza per reagire con un impegno rinnovato. Allo stesso tempo hanno saputo cogliere anche le scoperte positive che, paradossalmente, questi anni faticosi ci hanno permesso di fare (alcune esperienze che prima erano date per scontate e a volte mal sopportate, e che hanno assunto una nuova importanza). La parabola di Luca, con i suoi diversi personaggi ci ha aiutato ad andare in profondità, fino a farci scoprire un Dio che non sopporta di vederci in mano ai briganti.

La seconda esperienza è avvenuta pochi giorni dopo. Con alcuni parrocchiani impegnati nell’ospitalità della famiglia siriana giunta a Nichelino lo scorso maggio (tramite i corridoi umanitari organizzati dalla Comunità di S. Egidio), ci siamo ritrovati a vivere un momento di condivisione e confronto su questa esperienza di accoglienza. Abbiamo avuto modo di condividere le mille scoperte di questi mesi, le continue occasioni di metterci in gioco con persone di una cultura differente, le fatiche per i tanti impegni che questo progetto richiede, la gioia nel vedere i passi di integrazione di genitori e figli… È stata la Parola di Dio a coglierci quasi di sorpresa con la pagina del vangelo di Matteo che racconta le vicende dei Magi. Del loro atteggiamento ci ha colpito in particolare una cosa: la loro capacità continua di andare oltre. Hanno saputo andare oltre la loro scienza e mettersi in cammino; hanno saputo andare oltre Erode che il voleva strumentalizzare e ripartire da Gerusalemme; hanno saputo andare oltre la stessa stella che li aveva guidati, per giungere direttamente a contemplare il Signore. È stato un dono per noi, e ci ha aiutati a rileggere il nostro servizio come un continuo andare oltre i passi già fatti, per scoprire un livello sempre più profondo di condivisione con i nostri amici siriani.

Queste esperienze, insieme a tante altre vissute in questi mesi, mi stanno aiutando a vivere la Quaresima: il cammino che ci prepara alla Pasqua è davvero un’occasione per ritrovare quella lucidità che ci permette di prendere coscienza di ciò che rallenta il nostro cammino di fede; ma pure di ciò che lo rende ricco ed entusiasmante, anche in periodi non facili.

La Pasqua che ci attende potrà farci vedere fino a che punto arriva l’andare oltre di Gesù, il Samaritano che non smette di percorrere le strade del nostro mondo per cercare quanti sono finiti nelle mani dei briganti della vita, fosse anche necessario finire su una croce. La Pasqua di Risurrezione potrà forse farci cogliere che l’andare oltre è la chiamata definitiva della nostra vita: andare oltre la morte per scoprire la vita piena!

Don Alberto Vergnano