Dallo scorso maggio una famiglia di profughi siriani (mamma Hanan, papà Abdullah e i loro cinque figli)
è stata “adottata” dalla parrocchia Maria Regina Mundi che ha risposto ad una richiesta della Comunità di Sant’Egidio per l’attivazione di corridoi umanitari. Il progetto “Casa della Mundi” ha così cominciato a trovare attuazione. È stato arredato ed attrezzato un alloggio che la parrocchia aveva acquisito a seguito di un lascito testamentario ed ora, grazie alla solidarietà e all’opera di diversi volontari, il percorso di inserimento di questa famiglia continua.
Qualche giorno fa Hanan e papà Abdullah hanno avuto anche la gioia di abbracciare una cara amica che è venuta a trovarli a Nichelino con la figlia di tre anni. Si tratta di Carmen, una mamma romena che ora vive in Belgio. Era stata lei qualche tempo fa a prendersi cura della famiglia siriana per salvarli dalla terribile sofferenza psico-fisica della guerra e dei campi profughi. Per loro aveva trovato una sistemazione provvisoria in Grecia, prima in un ostello e poi in un alloggio consigliando di affidarsi al corridoio umanitario della Comunità di S. Egidio. Questa famiglia veniva da periodo davvero terribile, iniziato con la fuga a piedi dalla Siria, proseguito con la tappa in Turchia per raggiungere la Grecia su una barca di fortuna e l’inferno del campo profughi di Moria nell’isola di Lesbo. Fino a quando è spuntato un raggio di luce… “In questo disegno ha mosso i suoi passi la Regina Mundi con la storia che tutti conosciamo - raccontano i volontari della parrocchia - Carmen è speciale anche per noi, per questo suo amore incondizionato, per aver “dato” la sua vita agli altri. Ogni azione compiuta con tutto il cuore ci avvicina a Dio. Ci sentiamo legatissimi a Carmen, così tanto che abbiamo desiderato incontrarla di persona”.