Suor Piera Maria, al secolo Teresa Garavello, si è spenta il 14 giugno all’età di 87 anni.
Suora di clausura, era partita da Nichelino nei primi anni Cinquanta per entrare nell’ Ordine della Visitazione Santa Maria. Dal convento era uscita in pochissime occasioni. La sua vita è trascorsa nel silenzio, scandita dai ritmi della preghiera quotidiana. In origine il monastero delle suore Visitandine si trovava in centro a Torino, in via XX Settembre; nel ’70 venne trasferito in collina ed è comunemente conosciuto come il “convento bianco”, perché chiesa e campanile spiccano sulla destra del castello di Moncalieri, poco più in alto. Ecco la testimonianza di due nipoti che la ricordano con commozione e affetto.
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Suor Piera Maria (per noi nipoti la zia Teresina) era entrata in monastero a soli 18 anni…
Da quel giorno chi l’andava a trovare la poteva incontrare in parlatorio, dietro una grata che separava i due “mondi” …In realtà, dopo un momento iniziale d’imbarazzo, la grata sembrava sparire per lasciar spazio ai suoi occhi neri e vispi, all’allegra parlata piemontese che si alternava all’italiano e a un sorriso dolce che trasmetteva pace, amore, serenità.
Aveva una vera e propria passione per numeri e nomi: si ricordava con precisione ogni data, persino quelle di matrimoni e battesimi di sorelle, fratelli, nipoti, pronipoti e persone conosciute per caso o da giovanissima ...e vi assicuriamo che erano davvero parecchie! Aveva una memoria eccezionale.
La zia difficilmente faceva domande. Lei ascoltava con molta attenzione tutto ciò che le raccontavamo. Prima di salutarci, ci rassicurava dicendo che ogni giorno nelle sue preghiere si ricordava di ciascuno di noi e aggiungeva che di sicuro ci saremmo ritrovati tutti in Paradiso, dove lei ora dimora di certo.
Fin da bambine abbiamo conosciuto la realtà di questa nostra zia “chiusa” al Monastero della Visitazione. I nostri genitori ogni tanto ci portavano a farle visita e all’inizio ci sembrava strano non poterla abbracciare, ma poi ci siamo abituate e ci bastava vederla sempre sorridente che ci salutava con la sua voce dolce. Ad ogni incontro aveva qualche piccolo dono per noi bambine, che ci passava attraverso le grate. Da Suor Piera Maria si andava sempre per qualche bella ricorrenza di famiglia, vivendo insieme la Messa e facendo festa in qualche salone messo a disposizione dalle suore. Lei non poteva essere fisicamente lì con noi, ma poi si continuava a festeggiare anche in quel parlatorio dove lei ci aspettava per salutarci a uno a uno. Crescendo è diventato prezioso poterla incontrare e chiederle il suo aiuto nella preghiera sapendo che si sarebbe ricordato di tutto e di tutti.
Guardandola così serena, ci siamo dette spesso che lei aveva scelto la parte migliore proprio come Maria, la sorella di Marta e Lazzaro. Ora al Monastero non potremo più incontrarla né vederla attraverso la grata, ora che ha raggiunto il suo Sposo.
Siamo certe però che continuerà a ricordarsi e a pregare per noi, come ha fatto per tutta la sua lunga vita donata a Dio.