14
Dom, Dic
97 New Articles

Non stancarsi di cercare il Bene

Dai gruppi
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

A maggio nella parrocchia San Edoardo Re è ripresa la rassegna delle conferenze sul Bene, ORNELLA‘S LECTURES, in memoria di Ornella Maffei Siro.

Cuore pulsante nella parrocchia, da quando la chiesa era ancora una baracca di legno, Ornella operò in varie attività, sempre con grande discrezione, come in questa iniziativa che porta il suo nome, giunta alla quinta edizione, promossa dal parroco don Fabrizio Ferrero ed organizzata dal gruppo parrocchiale “A … mani tese”.

La serata era intitolata “Il Bene in me: cercarlo, coltivarlo, donarlo”. Il Bene inteso come ricerca interiore, non fine a sé stesso, ma coltivato per donarlo agli altri, creando un ponte comunicativo tra le persone.

Parlare di bene in questo periodo può risuonare anacronistico, se si pensa che dietro l’angolo si sta consumando un conflitto tra Russia e Ucraina, ma sicuramente tutti i presenti all’incontro hanno capito quanto l’esigenza del bene sia necessaria, proprio nei momenti di maggiore difficoltà, unendo assieme le forze.

Sicuramente il Bene non seduce, non fa chiasso, non fa clamore, il Bene è discreto. In un mondo all’insegna dell’apparenza, in cui si è solo quello che si possiede, il valore del Bene è sovente calpestato. Ma se è vero che i cristiani sono impastati di bene, allora non possono che tendere la mano per cercare di raggiungerlo.

I cristiani sono chiamati al bene e hanno questa responsabilità dal momento che attingono da una fonte inesauribile di bene supremo: Dio. La missione non è facile ma neanche impossibile e nessuno chiede a loro di fare gli eroi.

“Solo il bene può toccare le corde del nostro cuore e se all’inizio non è facile riconoscerlo, una volta assaporato, non si riesce più a farne a meno”. Così ha spiegato il relatore della serata, Don Alessandro Marino, che è riuscito, con toni pacati ma sicuri, a risvegliare nei presenti la curiosità di provare a cercare il bene sopito dentro di sé.

Con un linguaggio semplice don Alessandro ha invitato a riflettere su una dimensione nuova, in cui i riferimenti del Vangelo viaggiano assieme ai momenti concreti della nostra vita quotidiana.

Le parabole, come quella del Buon Samaritano, o alcuni passi del Vangelo, permettono di concretizzare il concetto del Bene e di capire che il Bene vive nei piccoli gesti, nelle piccole azioni, anche in uno sguardo d’amore rivolto a una persona sola.

Coltivare il Bene a volte può sembrare controproducente, perché il mondo rema contro, ma anche in questo caso non bisogna mai perdere la pazienza. Anzi bisogna vincere la pigrizia che porterebbe a desistere dal proprio obiettivo. Nei momenti di sconforto occorre sentire che non si è soli, ma che si può fare affidamento sul supporto di una comunità parrocchiale.

Anche quando qualcuno fa a loro del male, i cristiani debbono essere pronti ad augurargli invece il bene offrendo un’altra opportunità per riscrivere una nuova storia.

Don Alessandro ha messo in luce anche i limiti in quanto esseri umani. Essere tendenzialmente egoisti o donare per avere in cambio gloria e proprio tornaconto fa parte della natura umana. Ma anche se si tratta di un “bene di bassa qualità etica”, è pur sempre bene. Molto più pericolosa e insidiosa è l’indifferenza verso i propri simili, che sta diventando un modo sempre più diffuso di rinunciare a interagire con gli altri.

Il Bene dovrebbe tornare al centro dell’esistenza delle persone, perché il Bene è una chiamata che tutti sentono nella vita almeno una volta e può trasformarsi in misericordia vitale, come descritto nella parabola del buon Samaritano. L’essere umano è fatto per il Bene, sia quando lo si fa sia quando lo si riceve.

Un momento commovente della serata è stato poi il ricordo in memoria di Don Sergio Boarino, secondo parroco di Sant’Edoardo Re; il 12 maggio infatti ricorreva il giorno della sua nascita. Proprio nel periodo in cui Don Sergio Boarino fu parroco maturò la chiamata al sacerdozio di Don Alessandro Marino, allora giovane

La serata si è conclusa con l'invito fondamentale di non stancarsi mai di fare il bene. L’appuntamento è per la prossima conferenza di Ornella ‘s Lectures.

N.S.