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Dom, Dic
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Buon cammino don Iosif!

Dai gruppi
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Don Iosif Patriscan lascia Nichelino per fare il suo ingresso come parroco a Carmagnola. Insieme al ringraziamento per il servizio prestato tra noi ed all’augurio per il suo nuovo incarico gli rivolgiamo qualche domanda.


Allora don Iosif, si può ben dire che questi quattro anni come viceparroco alla SS. Trinità siano stati  intensi e impegnativi. Cosa ti lascia questa esperienza, che è stata anche la prima tappa del tuo essere prete?

Pensando al periodo trascorso qui non posso che essere soddisfatto. Certo, non spetta a me dire se sono stato all’altezza o no, lascio ai fedeli della comunità la valutazione. Non nascondo che quando il Vescovo mi assegnò questa destinazione provai un pò di timore, sapendo che la SS. Trinità è una delle parrocchie più grandi della diocesi e una realtà complessa. Ma poi, una volta arrivato ho trovato una comunità accogliente che mi ha aiutato a crescere nei primi passi del mio ministero sacerdotale. E di questo sono grato, in particolare al parroco don Riccardo e a don Paolo che mi hanno accompagnato in questo cammino.

Quali sono stati i momenti più importanti del tuo apostolato qui a Nichelino?

In parrocchia ho avuto modo di seguire diversi ambiti dell’attività pastorale: dal catechismo ai ragazzi in preparazione alla cresima ai gruppi giovanili, dalle visite ai malati alle famiglie che si preparavano per il battesimo dei loro figli. E’ difficile scegliere momenti particolari, perché tutti  sono importanti nella vita di un prete. Penso agli Esercizi Spirituali ed all’esperienza dei campi estivi, dove il Signore semina in modo speciale nel cuore dei giovani. E soprattutto penso alle celebrazioni della Santa Messa e del Sacramento del Perdono che per me restano i momenti più importanti del ministero sacerdotale. Presiedere l’Eucaristia, annunciando la Parola di Dio e spezzando il Pane per la comunità, come anche essere ministro del perdono divino. Sono questi i  doni più grandi che il Signore mi ha fatto e li vivo ogni volta con massima intensità.

A Carmagnola l’Arcivescovo Cesare Nosiglia ti affida ora la responsabilità diretta di una parrocchia, anzi di più parrocchie. Come pensi di operare e cosa pensi di portare in questo contesto sicuramente diverso?

Mi è stato assegnata dal Vescovo la cura pastorale della parrocchia di Salsasio – Carmagnola, di altre due parrocchie nelle frazioni di Casanova e Vallongo e di due succursali a Tuninetti e a Tetti Grandi sempre nel territorio di Carmagnola. Il sentimento che ho provato è stato lo stesso di quando fui mandato a Nichelino. Amministrare tre parrocchie, anche se due sono più piccole, è una cosa nuova che mi intimorisce un po', ma io mi fido dei miei superiori che hanno riposto la loro fiducia in me se hanno deciso di affidarmi queste comunità. Io certamente porterò la mia esperienza e mi metterò al servizio di tutti coloro che abitano queste comunità. Mi viene in mente l’immagine del buon pastore con la frase del Vangelo che avevo scelto per la mia ordinazione: “Il buon pastore dà la propria vita per le pecore” (Gv. 10,11).

Che il Signore mi assista nel portare a termine l’incarico che mi è stato affidato e mi dia la forza di guidare tutte le anime verso la santità. Concludo dicendo un grazie grande a tutti, nessuno escluso, e vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera. Porto con me i volti che ho conosciuto qui a Nichelino e vi assicuro delle mie preghiere. La preghiera sarà sempre il punto di incontro perché nella preghiera ci sentiamo uniti nello stesso Signore. Vi benedico di cuore e vi abbraccio.