Il brano che segue, datato 15 aprile 1941, è tratto dall’archivio storico de La Stampa.
La grande immigrazione dal Sud sarebbe arrivata vent’anni dopo, ma i segnali di quello che Nichelino sarebbe diventato c’erano già.
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Nichelino conta oggi più di 7.000 abitanti e, oltre al centro e ad altre frazioni, comprende quella importante di Stupinigi, prima feudo regale e poi dell’Ordine Mauriziano, nel quale vivono oggi più di 800 abitanti, ben servito di tram diretto da Torino a cagione del suo stupendo castello, fa un po’ vita a sé. Vita più pacifica e rurale, occupata com’è nel suo cuore dalla grande tenuta mauriziana e dai suoi floridi cascinali.Nichelino invece dà quasi la meta dei suoi abitanti a Torino in qualità di operai. Questo Comune manda ogni giorno a Torino, con il filobus in inverno e con innumerevoli biciclette nella bella stagione, più di 3.000 fra operai e operaie. Questo non è l’esatto numero dei lavoratori industriali della zona poiché localmente esistono piccole industrie per la lavorazione della gomma, delle vernici e qualche officina meccanica.
Nichelino ha dato, fino ad oggi, numerosi soldati alla Patria in armi: si calcola più di 500.
Il piccolo Comune si appoggia per tutto a Torino. Ha tuttavia le sue necessità locali, oggi aggiornate a causa della guerra, ma vivamente sentite e da attuarsi a vittoria raggiunta, in un prossimo domani. Due grossi problemi sono quelli dell’acqua potabile e della fognatura. Anche il gas è un bisogno sentito, tanto più che la tubatura giunge fino al Sangone in territorio di Nichelino. Non sarà difficile quindi farlo proseguire fino al concentrico.
Come già si è detto Nichelino è riunito a Torino a mezzo del filobus n. 55 che ha i due capilinea uno in congiunzione con il tram n. 7 e l’altro sulla piazzetta del Comune. La corsa semplice da Nichelino al capolinea del tram n. 7 costa una lira. Quella cumulativa con corsa semplice sul tram n. 7 costa L. 1,25. L’abbonamento mensile al filobus (per due sole corse giornaliere) costa lire 30. Non esistono speciali condizioni per gli operai.(N.d.R A questo punto il cronista sviluppa un lungo ragionamento sull’opportunità di eliminare le differenze tariffarie tra tratte urbane ed extraurbane… una questione annosa, siamo nel 1941!).
Non appena si potrà, l’Azienda Tramviaria dovrà pure prendere in esame l’opportunità di sistemare a metà della linea uno scambio di fili in modo da permettere a due carrozze di percorrerla in senso inverso contemporaneamente, almeno nelle ore di punta.
E per finire, una notizia curiosa. I nichelinesi non hanno lo stemma del Comune. E’ allo studio dei competenti di araldica. Lo stemma dei vecchi feudatari locali, i conti Uccelli (sic!), rappresentava tre passeri neri in campo giallo. Pare che un analogo stemma, naturalmente accoppiato al Fascio Littorio, sarà destinato a Nichelino.