Dieci anni fa a Nichelino le filiali bancarie erano una quindicina. Adesso sono la metà.
In città i due maggiori istituti di credito avevano addirittura più sedi, ora ne hanno mantenuta una sola, riducendo progressivamente gli sportelli fisici.
A livello nazionale, secondo l’analisi dell’Osservatorio First Cisl, il processo di “desertificazione bancaria” negli ultimi mesi ha subito un’ulteriore e brusca impennata: “quasi la metà dei comuni italiani è priva di sportelli: 3.381, il 42,8% del totale, 101 in più rispetto al 2023. Oltre 4,6 milioni di italiani non hanno accesso fisico ai servizi bancari. Fortissima l’accelerazione nell’ultimo trimestre, con 432 sportelli chiusi e 82 comuni abbandonati”.
È vero, c’è stata una crescente diffusione dell’internet banking che però in Italia, rispetto ad altri Paesi, è ancora modesta ed è utilizzata solo dal 55% degli utenti. Gli altri incontrano difficoltà a svolgere le normali operazioni necessarie per la vita quotidiana, vuoi perché la propria banca ha chiuso o si è trasferita o vuoi perché ha ridotto drasticamente il personale addetto ai servizi di cassa. Questa “desertificazione” rischia di diventare un nuovo acceleratore dell’esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate da un minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 33,9% utilizza l’internet banking contro una media Ue del 44,7%).
“L’accelerazione delle chiusure nell’ultimo trimestre del 2024, ci dice che le banche intendono continuare a comprimere i costi riducendo la loro presenza sul territorio – ha sottolineato il Segretario generale First Cisl Riccardo Colombani – A preoccupare non è solo il numero dei comuni abbandonati, che si sta avvicinando alla metà del totale, ma anche le loro dimensioni. Il processo di ulteriore concentrazione del sistema, che si profila con le operazioni annunciate nelle ultime settimane, potrebbe portare a breve, con le sovrapposizioni tra le reti fisiche sui territori, a riduzioni di costo basate su nuovi tagli di sportelli e servizi e ad una ulteriore contrazione dell’occupazione nel settore. Comuni sempre più grandi, in questo caso, vedrebbero chiudere anche l’ultimo sportello, con gravi disagi per le comunità e soprattutto per le persone fragili”.