Nei principali Paesi industrializzati, tra cui l’Italia, è in costante aumento il numero di patologie derivanti da una scorretta alimentazione.
Promuovere e far conoscere a tutti i benefici di una dieta sana diventa quasi un’emergenza: una dieta equilibrata è l’unico strumento efficace per prevenire, gestire e trattare numerose” malattie del benessere”.
Gli alimenti assunti giornalmente compongono la dieta quotidiana. Al termine “dieta” viene spesso attribuito un significato negativo, associato alla necessità di limitare il consumo di cibo. Invece il vero significato della parola dieta (derivata dal termine greco dìaita, “stile di vita”) corrisponde all’insieme delle abitudini alimentari che caratterizzano ogni individuo.
Esistono numerose tipologie di diete: vegana, vegetariana, chetogenica, a zona, macrobiotica, mediterranea...
Il modello alimentare “mediterraneo” è quello che al momento sembra dare le migliori garanzie, essendo considerato dal mondo scientifico un modello alimentare vario, equilibrato, ipocalorico, sostenibile, appetibile e in grado di prevenire alcune delle più diffuse malattie non trasmissibili di origine alimentare: cardiovascolari, tumori, diabete e obesità.
Le proprietà salutistiche della dieta mediterranea sono da attribuire al fatto che negli alimenti che la compongono sono presenti, in grande quantità, nutrienti e composti che sommano il loro effetto benefico. Primi tra tutti troviamo la fibra, gli acidi grassi monoinsaturi e i micronutrienti, ovvero vitamine, sali minerali e altri composti “bioattivi” di origine vegetale, denominati fitocomposti (in inglese “phytochemicals”), che agiscono da potenti antiossidanti.
Ecco in sintesi i punti cardine di questo modello alimentare:
- elevato consumo di frutta e verdura di stagione, cereali integrali, legumi, pesce azzurro e frutta secca;
- consumo di olio evo come condimento a crudo;
- adeguato consumo di acqua, da sostituire alle bevande gassate e zuccherate;
- moderato consumo di latte, latticini, carni e salumi;
- modesto consumo di vino durante i pasti;
- scarso consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici.
Per spiegare i concetti di base di questo modello alimentare sono state utilizzate anche rappresentazioni grafiche. Per esempio la piramide è un efficace strumento di immediata comprensione. Alla base della piramide si trovano gli alimenti che possono essere consumati in maggiore quantità (alimenti vegetali, colorati e di stagione), per gli alimenti che occupano i gradini alti della piramide il consumo deve essere modesto e controllato (latte e derivati, pesce, carne e dolci)
Negli scorsi decenni si sono succeduti diversi modelli di piramide alimentare, ispirati alla dieta mediterranea. Nel 2009 la comunità scientifica europea ha elaborato una nuova piramide alimentare per la dieta mediterranea moderna, rivolta a tutta la popolazione adulta, dai 18 ai 65 anni, che a differenza delle versioni precedenti non indica i consumi, ma educa a comporre i pasti nel modo giusto.
Alla base della nuova “piramide” compaiono le espressioni “attività fisica”, “convivialità”,” stagionalità”, “prodotti locali” che possono promuovere uno stile di vita salutare improntato a una minore sedentarietà, in cui il cibo si vive con piacere e come occasione di incontro. Viene chiarita l’importanza di scegliere alimenti di stagione, più sani e ricchi di sostanze nutritive, tipici del luogo in cui si vive e a minor impatto ambientale rispetto a prodotti di serra o a filiera lunga. Quindi una dieta sostenibile che assicura la cultura del cibo, della biodiversità e della conoscenza dei prodotti locali.
Nel 2010 la dieta mediterranea ha ottenuto il riconoscimento, da parte dell’ UNESCO, di patrimonio immateriale dell’ Umanità
Nadia Santo
Docente di Scienza degli alimenti