L’induismo è generalmente considerata una religione tollerante nei confronti delle altre, ma non è esattamente così.
Alcuni stati dell’India, già una decina di anni fa, erano stati teatro di veri e propri massacri ai danni delle minoranze religiose.
In quest’ultimo periodo si è registrata una recrudescenza del fenomeno con 161 gravi episodi documentati di grave violenza contro cristiani nell’arco del primo trimestre del 2024. La zona più a rischio è il Chhattisgargh dove le discriminazioni e la negazione dei più elementari sono all’ordine del giorno. Nello stato dell’Uttar Pradesh è molto diffuso l’arresto per l’accusa di “conversione illegale”. Spesso in India il Cristianesimo si scontra con il sistema delle “caste” che ancora oggi caratterizza larghi strati della società
Un filone nazionalista della religione indù alimenta questo clima di violenza e non accetta alcuna forma di libertà religiosa reprimendo duramente chi decide di scegliere una religione “sbagliata”. Gruppi di fanatici, talvolta assecondati dalle autorità, danno la caccia ai gruppi di cristiani con la pretesa di “rieducarli”.