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Dom, Dic
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Per Google Maps ora e sempre Piazza Rossa

Inchieste
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Google Map è intelligente e sa un sacco di cose, ma quando si tratta di descrivere il centro di Nichelino va in crisi.

Or dunque, navigando in questo nostro mare e schermo c’è la piazza principale, dove sulla carta confluisce e si mescola una grande varietà di nomi: piazza Di Vittorio, piazzetta San Pio da Pietrelcina, via Stupinigi. A un tratto compare pure viale De Gasperi (dove sono gli alberi?), mentre non c’è traccia di piazza Barile che invece nella realtà esiste con tanto di numeri civici e targa segnaletica. Resta invece in bella evidenza il piccolo vicolo Ponente, denominazione che sembra tratta dal Monopoli, ma che davvero si trovava ad ovest rispetto all’originario nucleo abitato a lato della chiesa antica della Santissima Trinità.  

Al povero Gaspare Barile, che fu sindaco di Nichelino prima del fascismo, era intitolata la piazza del paese, prima che negli anni ’70 del secolo scorso venisse abbattuto un isolato di edifici fatiscenti per lasciar posto alla “Piazza Rossa”.  Per la verità quello non fu mai il suo vero nome, perché fin dall’inizio venne chiamata piazza Giuseppe Di Vittorio (il sindacalista fondatore della CGIL che chiaramente nulla ha a che vedere con la piazza Vittorio di Torino). Per i nichelinesi però quella resta la “piazza Rossa” (… o al massimo “piazza dei tubi”), perché inizialmente venne asfaltata di color ocra e la forma richiamava quella di una falce e martello.

Google ne prende atto e nel bel mezzo della piazza appone la dicitura “Piazza Rossa”, quale “punto di riferimento storico”, come a Mosca. In compenso, stando a Google map, il Municipio resta inesorabilmente in via Torino con buona pace dello Statuto comunale che lo sancisce in piazza Di Vittorio 1. Meno male – complicazione in meno - che un po’ di tempo fa il Comune aveva abolito la precedente denominazione di piazza Battisti (…non il terrorista e nemmeno il cantante, ma il patriota Cesare). Resta abbastanza paradossale il fatto che il Municipio sia rimasto l’unico edificio a trovarsi ufficialmente in piazza Di Vittorio separato da via Torino, mentre dall’altra parte della via tutti gli altri si trovano in viale De Gasperi, via Stupinigi (condominio Prestige), piazza Barile, vicolo Ponente e piazzetta S. Pio con la statua del santo in questione. E l’indirizzo della chiesa barocca quale sarà…?

Ce n’è abbastanza per mandare Google in confusione! Ad ogni buon conto teniamoci il nostro caos toponomastico per evitare grattacapi ai cittadini con cambi di indirizzo.

Non mancano altre curiosità.

L’onnisciente e astuto navigatore per esempio si è completamente dimenticato di piazza generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (dove si svolge il mercato del sabato) lasciando ovunque una generica via 1° Maggio. Ancora non ha imparato che per i nichelinesi quello è semplicemente il “lungomare”…

Via Pracavallo, antica rotta di caccia di Stupinigi, compare in mezzo ai campi e, dopo una lunga interruzione ricompare nei pressi di via Cacciatori. Via San Matteo vede diverse diramazioni, per non dire della tortuosa via San Vincenzo de’ Paoli; via Sassari è divisa in due tronconi, così come via Vespucci, ma qui la colpa non è di Google. Strano percorso segue via Gozzano che a un certo punto si perde in mezzo alla campagna per sboccare in una certa via Tetti Caglieri a Vinovo.  Non meglio identificato è pure il curioso tracciato di via Monterosa nei pressi della tangenziale.

Licenze poetiche: via da Verrazzano dimentica il Giovanni, come Brescia città lombarda scorda l’Arnaldo. Resta irrisolto il dilemma se a Nichelino ci sia una via Finanza o una strada delle Finanze. A Stupinigi spunta una fantomatica via Bernardo per indicare quella che invece dovrebbe essere via Rondò Bernardi.

Torino ci scippa Sangon Blues, un lembo di sponda del torrente classificata come “attrazione turistica”. Sui confini avremmo poi qualcos’altro da ridire. Google map ad esempio assegna un bel pezzettino di nostro territorio a Vinovo. Dovremo dichiarare guerra ai vicini, per riprenderci il maltolto?

Red