In Pakistan la persecuzione ai cristiani rimane un problema grave:
ragazze rapite, ridotte in schiavitù sessuale, costrette a "convertirsi" e a sposare il proprio sequestratore; leggi sulla blasfemia che violano i diritti dei fedeli; folle responsabili di aggressioni e omicidi extragiudiziali; un’educazione sempre più islamocentrica che contribuisce alla discriminazione e agli atteggiamenti negativi verso i membri delle minoranze religiose.
Qualche mese fa a Jaranwal vicino alla città di Faisalabad non hanno potuto dare altro che fuggire per salvarsi dagli attacchi degli estremisti islamici che hanno lanciato sassi e incendiato 21 chiese e cappelle, oltre che centinaia di case. Questa feroce violenza sarebbe stata motivata da un presunto atto di blasfemia commesso da due cristiani accusati di aver profanato il Corano e insultato il Profeta dell’Islam.
Fonte: ACS - Aiuto alla Chiesa che Soffre