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Dom, Dic
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Viaggio nell'America profonda

Inchieste
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Intanto partiamo da un fatto concreto: nostra figlia Silvia ha sposato Andrew nato e vissuto fino ai vent'anni a Minneapolis, nel Minnesota,

lo stato americano detto dei 10000 laghi, al confine con il Canada.

L’estate scorsa con i nostri figli ed alcuni amici ci siamo recati là per conoscere la famiglia di Andrew e per festeggiare anche con loro il matrimonio celebrato in Italia. Approfittando di questa visita abbiamo pianificato il nostro viaggio che ci ha poi condotto nel South Dakota fino al parco di Yellowstone, in Wyoming, una vacanza on the road lungo quelle strade che abbiamo visto in molti film.

Minneapolis è una tipica grande città americana, con i suoi palazzi e grattacieli, collocata alla stessa latitudine di Torino, ma, se in estate il caldo è simile al nostro, in inverno le temperature scendono quasi sempre ben al di sotto dello zero, con punte di -20 e anche -30.

Questa è l'America WASP (White Anglosasson Protestant), cioè una zona degli USA che è fortemente ancorata a quell'idea di America molto tradizionale, bianca, di origine europea, protestante. Infatti, se la popolazione bianca negli USA è circa il 48% dell'intera popolazione in queste zone la percentuale sfiora il 90%.

Sono luoghi sconfinati, la natura ed i paesaggi sono maestosi, incontaminati, ma poco popolati: il Minnesota ha un'estensione che è dieci volte il Piemonte pur avendo i nostri stessi abitanti.

Spostandoci verso Yellowstone, visitando le Badlands e il Monte Rushmore (quelli con i volti dei presidenti) siamo giunti nella zona che celebra Buffalo Bill ed il Generale Custer: qui intere popolazioni di nativi americani sono state sterminate (ormai la loro presenza è marginale). Solo da pochi anni questo tema è diventato una narrazione reale e senza più la retorica del bianco buono e “indiano” cattivo.

Cosa mi ha colpito in questo viaggio?

Trovare una chiesa per andare a Messa la domenica è stato agevole a Minneapolis, ma più difficile nei piccoli paesi. O meglio era facile anzi facilissimo trovare una chiesa, ma non era cos’ immediato distinguere se quell'edificio era della Comunità Luterana oppure Presbiteriana o Evangelica o Episcopale degli USA o Cattolica. Vi cito questo elenco avendo in mente la cittadina di Cody (la città di Buffalo Bill), un luogo dov'è di ordinanza per gli uomini indossare il cappello dei Cowboys, i jeans, rigorosamente Wrangler e gli stivali Camperos. Questa città, ai confini del parco di Yellowstone, è solcata da una via centrale in cui negozi e case sono disposte su entrambi i lati e dove tutti gli edifici religiosi, sono proprio collocati in ordine come vi ho descritto a qualche isolato di distanza gli uni dagli altri. Insomma, questa cosa può suggerirci che è una popolazione, in tutte le sue confessioni religiose, profondamente cristiana, rigorosamente cristiana, ostentatamente cristiana.

Certo in quei luoghi sono parecchie le vetrine dei negozi che espongono la scritta One nation under God (una nazione sotto Dio), oppure enormi cartelloni pubblicitari lungo le strade che promuovono le attività pastorali ad esempio della Comunità Evangelica. Anche in uno stadio gremito per il Rodeo, il presentatore prima di iniziare lo spettacolo fa alzare in piedi tutti i presenti per recitare la preghiera di ringraziamento a Dio perché ha scelto l'America come stella polare del mondo concludendo con l'inno nazionale e la celebrazione della bandiera.

A me è parso che questa modalità di vivere la fede e l'esperienza di fede si discosti un po' dal nostro stile e dalle nostre celebrazioni a volte così stanche e poco vissute. Le Messe in quel luogo erano molto vive e semplici, curate dall'inizio alla fine, con la presenza di tante famiglie, di tanti bambini.  A me è sembrato di cogliere che la presenza alla celebrazione domenicale fosse vissuta con estrema convinzione.

Qui forse incide il fatto che le Parrocchie si mantengono grazie al contributo concreto della loro comunità che sostiene la chiesa e i suoi religiosi attraverso donazioni, contributi economici e attività concrete.  A Minneapolis nella Cattedrale di Saint Mary all’ingresso era esposto un organigramma, con ruoli e figure di responsabilità. In quell'organigramma era la signora Terry che aveva il ruolo di Executive Director (direttore generale); c’era sì il parroco con altri religiosi, ma era presente una struttura organizzativa che gestiva tutta l'organizzazione della parrocchia.

E chiudo parlandovi di Jonas, un giovane che ci accompagnato per una gita in canoa nelle acque del Lago Superiore, grande 220 volte il lago di Garda. In quella mattina di sole Jonas ci ha parlato un po' di lui: è un nativo americano (ci ha detto che è indiano all'80%, cosa che fa sorridere), che ha 19 fratelli tutti dello stesso padre, ma nati da molte madri!

Lui da maggio a novembre vive in queste zone su un camper, facendo la guida ai turisti ma quando giunge l'inverno e le temperature scendono a -30 gradi (ghiacciando le acque del lago) si sposta a sud, in Arizona, per svolgere qualche piccolo impiego al caldo. Vive e si sposta sempre con il suo camper e il suo cane e afferma che sono tanti che vivono come lui. Mi viene in mente quel magnifico film che è Nomadland che ha vinto l'Oscar nel 2020, in cui si descrive la vita di questi nuovi nomadi, che vivono sui camper, che accettano lavori saltuari e che si spostano lungo questo immenso paese da nord a sud, dal freddo al caldo, in questo posto particolare, contradditorio e speciale che sono gli Stati Uniti.

Paolo Bornengo