Negli ultimi anni si è fortemente allentata la prevenzione delle tossicodipendenze e i risultati purtroppo si vedono.
La relazione annuale al Parlamento elaborata dal Dipartimento delle politiche antidroga, che si riferisce ai dati del 2022, è un vero e proprio bollettino di guerra.
L’anno scorso in Italia il 28% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha fatto uso di sostanze stupefacenti (nel 2021 la percentuale era del 18%). Dopo il successo dei prodotti a base di cannabis “light”, legale e acquistabile in negozio, si è registrato un netto incremento della cannabis “normale”, ancora illegale, di cui nel 2022 hanno fatto uso circa 600mila studenti delle superiori (24%).
Come si legge nel rapporto del Dipartimento delle politiche antidroga, “oltre 76mila studenti (3,1%) ne riferiscono un uso quasi quotidiano, dato in aumento. Circa il 60% ha avuto il primo contatto con la sostanza fra i 15 e i 17 anni. Aumenta la percentuale di coloro che l’hanno utilizzata per la prima volta a 14 anni o meno, dato che passa dal 27% (2018) al 33% (2022).
Quasi l'11% dei ragazzi consuma psicofarmaci (la percentuale, già in aumento, s'era fermata al 6% l'anno prima), con picchi mai registrati prima del 15% fra le ragazze. E ancora: quasi due milioni di adolescenti (il 78%) sono consumatori di alcol, il 33% dei quali ne fa un uso elevato che li porta o li ha portati all’intossicazione alcolica e, tra i 18-24enni, la quota di quanti si sono ubriacati nell’ultimo anno è circa il 50%. Uno su due, in questo caso tra chi ha già la patente, e presumibilmente guida”.
Questa emergenza nazionale è sempre più raccontata anche dai fatti di cronaca: incidenti stradali, risse, violenze, stupri, omicidi.
“Nel 2022 – prosegue il rapporto - quasi il 10% degli accessi al Pronto Soccorso direttamente droga-correlati ha riguardato minorenni e circa il 14% 18-24enni. Tra i ricoveri con diagnosi principale droga-correlata, il 15% ha riguardato persone con meno di 24 anni, valore che risulta anch’esso in aumento. Si osserva inoltre una generale riduzione dell’età media dei ricoverati, specialmente nel genere femminile”.
Un’altra dipendenza in forte crescita tra i giovanissimi è il gioco d’azzardo.
“Questi dati confermano la nostra preoccupazione – ha dichiarato Luciano Squillaci, presidente della F.i.c.t. Federazione Italiana Comunità Terapeutiche - È di qualche mese fa la notizia sul capodanno del terrore tra sesso, droga, alcol e violenza sessuale: bambini di 14 anni e due di 12 anni in preda alla trasgressione più vile, quella che viola la dignità più profonda, dove non esiste più il confine tra il bene e il male. Si tratta di vite, non di numeri. E da un’attenzione alle persone e alle relazioni educative bisogna ripartire subito per un reale rilancio della sfida alle dipendenze”.