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Dom, Dic
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Il male oscuro di queste nostre periferie

Inchieste
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Era nell’aria e alcuni lo avevano previsto. Allora si parlava di sindromi post-Covid, individuando gli adolescenti tra i soggetti più a rischio.

Chiusi in casa, socialità azzerata o peggio ancora solo virtuale tra call e didattica a distanza: era facile prevedere che da nord a sud si sarebbe poi pagato un conto.

Violenze, furti, atti di vandalismo, bullismo e risse: ormai non passa giornata senza notizie di atti teppistici commessi da giovani, preferibilmente in gruppo a volte organizzati in baby-gang. Le statistiche elaborate dal Viminale non lasciano dubbi in merito: negli ultimi due anni i reati commessi dai minori sono in costante crescita. I dati della Direzione centrale della Polizia parlano chiaro: rispetto al 2019 i minorenni denunciati e arrestati sono 28.881 (+ 14,3%). Nel dettaglio: omicidi + 35,3% (23 in totale), tentati omicidi + 65,1%, percosse + 50% (585), rapine + 75,3% (2.968).

Solo effetti della pandemia? Naturalmente no. Si tratta di analizzare una realtà più complessa ed articolata dove una grossa parte la fa anche il peggioramento della situazione economica che sta investendo tutta la nostra società con un’erosione dello status di benessere che sta intaccando migliaia di famiglie e che va a colpire i soggetti più deboli e, tra questi, i più giovani.

Si aggiunga che il sistema sociale nel suo complesso non ha saputo o non ha voluto reagire all’evidente “emergenza educativa” limitandosi ad assecondare qualche tendenza e di fatto abdicando a qualunque forma di prevenzione,  come ad esempio è avvenuto nella lotta alle tossicodipendenze.

Anche a Nichelino abbiamo assistito ad una serie di episodi davvero disdicevoli, tra aggressioni ad autisti dei bus, vandalismi per non parlare delle esplosioni notturne di petardi e bombe carta. Atti a cui è necessario dare una risposta a livello di comunità cittadina, in tutte le sue componenti. Di questi problemi ne discuriamo, in una breve intervista, con il Sindaco Giampiero Tolardo.

L’anno 2022 è stato caratterizzato da episodi di criminalità, violenze e vandalismi, il 2023 non è certo iniziato bene. Dal suo particolare osservatorio e dopo anni di esperienza da Sindaco, che tipo di città è diventata Nichelino?

“Si è concluso un anno sicuramente complesso per la nostra città, con luci e ombre.

Da un lato siamo riusciti a cogliere le opportunità offerte dal PNRR che vedrà ulteriormente trasformata a nostra Città nei prossimi anni. Dall'altro abbiamo vissuto le difficoltà delle nostre famiglie e delle nostre attività economiche che hanno visto incrementato i costi delle utenze e diminuite il potere d'acquisto a causa dell'impennata dell'inflazione. In tale contesto si inserisce il disagio di una parte della popolazione giovanile che scarica la propria aggressività con atti di microcriminalità.

Gli episodi che hanno caratterizzato i festeggiamenti di Capodanno e gli episodi di bullismo per strada e sui mezzi pubblici mi hanno irritato non poco. Tuttavia vorrei rimarcare con forza che Nichelino continua ad essere una straordinaria realtà vissuta in stragrande maggiorana da persone per bene, ricca di volontariato, di eccellenze e di persone laboriose. I reati contro la persona e contro il patrimonio sono pochissimi e comunque nettamente inferiori rispetto ad altre città con simili caratteristiche e la cronaca nazionale lo dimostra.

Non voglio tuttavia minimizzare un fenomeno diffuso, ahimè, in tutto il nostro Paese, che crea una percezione di insicurezza tra le persone. Gi episodi di microcriminalità che si manifestano prevalentemente con atti vandalici sono legati al disagio di una quota di individui più giovani, che crescono navigando a vista in un mare in tempesta, in mancanza di valori, di punti di riferimento e sopraffatti da frustrazioni e delusione per le facili aspettative mancate”.

Ultimamente si stanno intensificando episodi di microcriminalità che vedono come protagonisti i cittadini più giovani. Spesso i cittadini si sentono abbandonati e chiedono maggiore controllo del territorio. Che azioni può intraprendere l’amministrazione comunale per combattere il fenomeno?

“Le azioni da intraprendere sono molteplici: da un lato sono necessarie più risorse per la scuola, una migliore remunerazione per gli insegnati e la promozione della cultura civica come ci stiamo impegnando a fare da tempo. Contiamo inoltre di promuovere l'educativa di strada con l'obiettivo di andare ad intercettare il disagio in quei giovani dove è più diffuso il malessere.

L'altro aspetto riguarda il controllo del territorio attuabile solo attraverso il potenziamento delle forze dell'ordine e una loro maggior presenza nelle nostre strade e nelle nostre piazze. Pur in presenza di organico sottodimensionato, di grande aiuto è il lavoro della Polizia Municipale e dei Carabinieri che grazie al loro assiduo lavoro e all'ausilio delle telecamere stanno portando a termine le indagini e sono certo che molto presto saranno in grado di individuare i responsabili degli atti vandalici recentemente accaduti.

In un contesto simile la migliore risposta è una comunità che reagisce, partecipando alla vita sociale, frequentando gli spazi aperti, le nostre associazioni, il teatro, i comitati di quartiere”.

Giampaolo Flori