È stato uno dei misteri di questa torrida estate 2022.
Anche nei supermercati di Nichelino a un certo punto dell’estate sono improvvisamente scomparse dagli scaffali le bottiglie di acqua gassata. Ora sono ricomparse...
Per la verità il motivo non è stato chiarissimo. Si è detto che i produttori di CO2, ossia di anidride carbonica che viene addizionata all’acqua naturale per renderla frizzante, avevano deciso di ridurre drasticamente la produzione in quanto non remunerativa. Uno dei fattori che hanno maggiormente inciso è l’aumento del prezzo del metano che viene largamente impiegato nel processo di lavorazione della CO2. Dal mercato però giungono segnali contrastanti, per esempio la Coca Cola ha detto di non avere avuto problemi nell’approvvigionamento per le sue bibite gassate, mentre alcune industrie che imbottigliano acqua minerale frizzante hanno dovuto fermare i relativi reparti.
Secondo ricostruzioni giornalistiche il problema dovrebbe comunque trovare rapida soluzione, perché sarebbero già disponibili nuove tecniche per estrarre CO2 direttamente dall’atmosfera che respiriamo… il che non guasterebbe, dato che l’anidride carbonica è una delle maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico.
Il “caso dell’acqua frizzante” prelude a difficoltà nel reperimento di altri generi alimentari nei prossimi mesi?
Molto dipenderà dall’andamento della bolletta energetica. Dopo questa estate caldissima il rischio è di passare un inverno decisamente al freddo.