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Dom, Dic
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Tour virtuali - Egitto (2)

Inchieste
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Questo mese continuiamo a parlare di Egitto proseguendo così il nostro viaggio attorno al mondo per raccontare in modo un po' diverso i paesi da dove provengono molti nuovi concittadini nichelinesi.

 

Ecco la seconda parte, doverosa, di questo tour virtuale in Egitto anche se forse ne servirebbero molte altre. L’Egitto è stato spesso definito “il dono del Nilo”, il fiume sacro che grazie alle sue piene ha donato la vita in questa terra oggi così arida.

Il patrimonio artistico che gli Egizi ci hanno lasciato è davvero immenso. Le meravigliose Piramidi di Giza, i templi dedicati agli dei e le tombe dei faraoni nella valle dei Re, sono solo alcune delle cose da vedere assolutamente. 

È chiaro che si parte dal Cairo e di conseguenza è d’obbligo passare nel museo, il più importante dedicato all’antica civiltà egizia. In particolare qui si può ammirare la famosissima maschera di Tutankhamon, uno dei reperti archeologici più straordinari al mondo. Passando poi nella periferia della città, si trova il complesso di edifici simbolo della civiltà egiziana: la necropoli di Giza. Qui ci sono le tre magnifiche piramidi: la più grande, quella di Cheope è l’unica delle Sette Meraviglie del mondo antico giunta fino ai giorni nostri. Nella stessa area, ci sono moltissimi altri monumenti, come templi e mastabe ed anche la celebre Sfinge.

Un altro posto da vedere è certamente Abu Simbel. La costruzione dei templi durò circa 20 anni, sotto il mandato di Ramses II (1279-1213 a.C.). Durante la costruzione della diga di Assuan i templi, tra il 1964 e 1968, furono smontati e ricostruiti in un luogo più alto, per evitare che fossero sommersi dalle acque.

Poco distante dalla città di Luxor (l’antica Tebe) si trova la celebre Valle dei Re. In quest’area sono state scoperte le tombe dei più importanti faraoni. Tutte le tombe si possono visitare e al loro interno troverete le pareti ricche di geroglifici e decorazioni che hanno conservato i colori originali.  Caratteristica è poi la visita ai Colossi di Memnon che sono due gigantesche statue gemelle che facevano parte del complesso funerario eretto dal faraone Amenothep III.    

UN ARCHITEETTO SCOMPARSO

Chiudo questa seconda parte raccontando la storia di Senenmut o Senmut che era l'architetto e   consigliere della regina Hatshepsut. Era figlio di gente comune, ma fece una brillante carriera come funzionario del regno, raggiungendo le più alte cariche dello stato. Fu molto intimo della regina tanto da dare voce all’ipotesi di una sua storia d'amore con lei. Improvvisamente però Senmut cadde in disgrazia, fu sollevato dai suoi incarichi e sparì dalla storia egiziana. Senmut si fece costruire due tombe: la prima a Sheikh-Abd el Qurna non lontano dal grande tempio della regina e la seconda, più piccola, accanto al tempio di Deir el Bahari. Però Senmut non fu mai sepolto in nessuno dei due luoghi e la sua vera tomba non è ancora stata trovata. 

Vicino al tempio di Hatshepsut sono rappresentate su un soffitto la sfera celeste, i segni zodiacali e le altre costellazioni. Il centro di questo pannello è occupato dal gruppo di Orione-Sirio, la posizione nel firmamento però appare diversa rispetto a quella attuale. Secondo alcune interpretazioni questa anomalia astronomica troverebbe spiegazione in un cataclisma verificatosi circa 12.000 anni fa, come un maxi terremoto o l’impatto con un asteroide che modificò l’inclinazione dell’asse terrestre. Tra l’altro la piana di Giza commemorerebbe le vestigia del popolo di Atlantide, vissuto su una grande isola sprofondata nel mare.

In ogni caso il dipinto astronomico del tempio di Hatshepsut rappresenta alcuni corpi celesti con una particolare inclinazione. Questa mappa celeste ha dato luogo ad infiniti calcoli e supposizioni che restano avvolti nel mistero, come del resto le origini dell’antica civiltà egizia.

Giuseppe Odetto