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Dom, Dic
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A Nichelino un esempio di economia circolare

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Economia circolare, dalla teoria è possibile passare alla realtà. Ci sta provando la Re Mat, una startup, fondata un paio di anni fa ed operativa a Nichelino in via Buffa.

Il progetto mira a trasformare i rifiuti catalogati come “ingombranti imbottiti” in risorse da inserire nuovamente in commercio. L’azienda opera in un contesto di circular economy: ritira un rifiuto per essere lavorato, trasformato, rimesso in circolazione e successivamente riciclato altre volte.
In questo caso si tratta di un sistema di rigenerazione del poliuretano, ricavato ad esempio da sedili, poggiatesta ed imbottiture, derivanti da vetture rottamate. La materia prima può essere cosi reimpiegata, oltre che nell’automotive, in diversi settori industriali: edilizia, arredamento, packaging, calzature, accessori. La Re Mat sta lavorando per la produzione di materassi ecologici, pannelli fono assorbenti o termoisolanti, imbottiture per veicoli.

Di fatto vengono creati materiali nuovi con caratteristiche e performance addirittura migliori rispetto a quelli che costituivano prodotti in disuso. Così ad esempio sta riscuotendo un buon interesse sul mercato la nuova linea di materassi eco-friendly, prodotti con Eco Foam, un innovativo foam derivante da poliuretano riciclato, traspirante e confortevole.

L’obiettivo è di innovare completamente la filiera del poliuretano espanso. Fino ad oggi, gli scarti di poliuretano derivanti dalle lavorazioni industriali, dal settore dell’automotive e dell’arredamento, venivano prevalentemente smaltiti in discarica o conferiti ai termovalorizzatori. Non di rado venivano abbandonati abusivamente sul territorio a discapito dell’ambiente. Stessa destinazione era prevista anche per l’ampio settore dei materassi usati, oggetti sempre più composti da poliuterano.

Ora la startup ha avviato una collaborazione con il Gruppo Iren, tramite la controllata Iren Ambiente S.p.A, siglando un contratto di investimento. L’accordo prevede un finanziamento a sostegno della fase di acquisto e collaudo degli impianti e del successivo avvio della produzione e commercializzazione del materiale riciclato.

L’iniziativa si colloca all’interno del programma IrenUp che affianca le startup italiane a più alto potenziale nel settore cleantech con investimenti in equity e accordi di co-sviluppo tecnologico.

Questa operazione consentirà il risparmio di materie prime vergini e il recupero e riciclo di poliuretano già utilizzato, caratterizzandosi dunque come una concreta iniziativa di economia circolare. Si stima infatti che in Italia ogni anno vengano dismessi circa 5 milioni di materassi, un quantitativo pari alla superficie di 1.600 campi da calcio.

Grazie all’ottenimento dell’autorizzazione sperimentale da parte della Città Metropolitana di Torino e al supporto di Iren Ambiente, ReMat può così iniziare a trattare parte del poliuretano raccolto e gestito dal Gruppo Iren.

L’investimento in ReMat – ha dichiarato il presidente di Iren Renato Boero - è coerente con la strategia di Multicircle Economy, introdotta da Iren e focalizzata sull’uso consapevole ed efficiente delle risorse e sulla gestione integrata della filiera dei rifiuti. Con questa operazione Iren aggiunge un altro tassello al portafoglio di tecnologie di cui dispone per generare impatti importanti in termini di sostenibilità nei territori in cui opera e per contribuire contestualmente alla fase di rilancio del Paese”.