Domenica 20 (dalle ore 7 alle 23) e lunedì 21 settembre (dalle ore 7 alle 15) si vota per il referendum confermativo sulla riforma costituzionale
che prevede 230 posti in meno alla Camera dei Deputati (attualmente sono 630) e 115 in meno al Senato (ora sono 315).
Per questo tipo di referendum non c’è quorum, cioè una percentuale minima di partecipanti per rendere valido il risultato. Vincerà il sì o vincerà il no, indipendentemente dal numero dei votanti. Questo referendum era stato calendarizzato lo scorso 29 marzo, ma per l’emergenza Covid la chiamata alle urne era stata rinviata. Non sono mancate le polemiche per aver rifissato la nuova data ad una settimana di distanza dalla riapertura delle scuole che dopo pochi giorni devono richiudere, se sono sede di seggi elettorali.
Il quesito sulla scheda: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?".
Votando no, il numero complessivo di parlamentari resta quello di adesso, mentre votando sì passerà da 945 a 600. In caso di vittoria dei sì un’ulteriore legge dovrà ridisegnare i collegi elettorali.
