Non è certo un bello spettacolo. A Nichelino l’ex distributore di carburanti Agip/IP/Eni in via Torino ormai da qualche anno
Adesso il terreno, di proprietà privata, è stata recintato, anche se in modo precario, come per delimitare lavori in corso mai veramente iniziati. Hanno solo tolto le pompe di benzina, le insegne, i marchi (prima regola: salvare l’immagine) e va a sapere chi deve intervenire. Dal vecchio distributore comincia a staccarsi qualche pezzo, nel piazzale crescono le erbacce e tra le fessure dell’asfalto sta crescendo pure qualche albero. Ancora un paio di stagioni e l’ex pompa di benzina si trasformerà in rigogliosa giungla urbana. In pieno centro uno scenario post moderno da città fantasma.
Il sito tende a trasformarsi in una piccola discarica a cielo aperto, dove i topi circolano indisturbati. I residenti e i commercianti di quel tratto di via Torino si lamentano, anche perché non arriva alcuna indicazione certa sui tempi e le prospettive di sistemazione dell’area. Si sa che le procedure di smantellamento degli ex distributori di carburante sono lunghe (nonostante l’ennesimo e recente decreto di “semplificazione”), perché oltre alle opere in superficie occorre procedere alla bonifica del sottosuolo, ossia intervenire sui serbatoi di carburante interrati, un’operazione dai costi elevati. Qui come altrove le compagnie petrolifere, cosi solerti a “razionalizzare” la rete di distribuzione (e i prezzi) del carburante in funzione delle esigenze di mercato, sembra che non abbiano alcuna fretta quando si tratta di spendere soldi per bonificare i siti degli impianti dismessi.
E allora dovremo tenerci per sempre questo ex distributore di benzina? Per giunta proprio nel punto in cui si potrebbe ampliare il parcheggio, già esistente, a servizio di via Torino e del retrostante Centro Anziani.