Léo Moulin storico e sociologo, che pur si dichiarava agnostico, così sintetizzava. “Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana
Le crociate, l’inquisizione, i roghi delle streghe, l’antisemitismo, il nazismo, l’ignoranza, la schiavitù, l’omofobia… e chi più ne ha più ne metta.
“Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) - continuava Moulin - vi dico che dovete reagire, in nome della verità. Spesso, infatti, non è vero. E se qualcosa di vero c’è, è anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre”.
Ma questa è storia antica, che va avanti appunto da duemila anni. Sin dalle origini i cristiani vennero accusati delle peggiori nefandezze, come Nerone che li incolpò di aver incendiato Roma. Sarà che sin dall’inizio - sulla scia dei loro fratelli maggiori ebrei - si qualificarono, questo sì, come irriducibili rompiscatole.
Non che i cristiani e quindi anche i cattolici, singoli o associati, siano esentati dal loro bel fardello di errori e colpe nella complicata vicenda umana. Ma va pur detto che in tante occasioni queste colpe sono state ingigantite a dismisura, quando non addirittura inventate: senza fatti, senza prove, senza il minimo di pezza giustificativa.
“Bearing False Witness: Debunking Centuries of Anti-Catholic History”, ossia “False testimonianza: smascherare secoli di storia anticattolica”, è il titolo di un libro scritto da Rodney Stark, docente alla Baylor University di Waco in Texas, prestigiosa istituzione accademica americana che mai è stata tenera nei confronti della Chiesa di Roma. “Non sono cattolico - premette Stark - e non ho scritto questo libro per difendere la Chiesa; l’ho scritto per difendere la storia».
Passa in rassegna una serie di “miti anticattolici” e li smonta ad uno ad uno.
TRA COLOMBO E L’INQUISIZIONE
In qualche caso si tratta di balle davvero spaziali. Come la storiella del conflitto tra Cristoforo Colombo e gli esperti nominati dal Papa che gli avrebbero contestato la sfericità della terra continuando a sostenere che fosse piatta. In realtà che la terra fosse rotonda era dato acquisito da secoli, la discussione casomai verteva sul calcolo della circonferenza del globo terracqueo. L’aneddoto sulla “terra rotonda o piatta” venne inserito in un racconto di fantasia del 1828 dallo scrittore Washington Irving, ripreso da generazioni di polemisti anticattolici e da allora spacciato come prova inconfutabile dell’avversione della Chiesa alla scienza.
Un'altra clamorosa bufala venduta per vera?
Quella inventata da Georgina Sarah Godkin: scrisse che nel 1829 Papa Leone XII aveva proibito la vaccinazione contro il vaiolo per il fatto che la malattia doveva essere considerata una punizione divina. Agli atti non c’è traccia di una simile dichiarazione. Ma tant’è: fu lampante che i cattolici erano contro i progressi della medicina.
Non fosse che le tesi di Stark sono piuttosto ben argomentate potrebbero essere scambiate per provocazioni. Dice per esempio: “Quando per la prima volta mi sono imbattuto nell’affermazione secondo cui non solo l’Inquisizione spagnola sparse ben poco sangue, ma fu essenzialmente una forza di primo piano a sostegno della moderazione e della giustizia, l’ho liquidata tra me e me come l’ennesimo esercizio di bizzarro revisionismo». Ma sulla “caccia alla streghe” divampata in mezza Europa i documenti vanno in questa direzione. Per strano che possa sembrare, “invece di bruciare le streghe gli inquisitori mandarono sulla forca alcune persone colpevoli di aver bruciato le streghe”. L'isteria collettiva vedeva streghe dappertutto, peraltro il fenomento dopo la Riforma si diffuse maggiormente in Europa del nord in paesi a maggioranza protestante e arrivò successivamentea lambire insospettabili ambienti illuministi.
SCHIAVITU’
La Chiesa per secoli si è alleata con i regimi tirannici per legittimare la schiavitù. Ecco un’altra delle storiche etichette che le sono state appiccicate. Invece - argomenta Stark - è vero il contrario.
Già nel Duecento san Tommaso d’Aquino sosteneva senza mezzi termini che la riduzione in schiavitù è peccato. Nel Quattrocento Papa Eugenio IV entrò in rotta di collisione con gli spagnoli che nella conquista delle isole Canarie avevano reso schiave le popolazioni indigene. Lo stesso accadde nella colonizzazione del “Nuovo Mondo”: qui nel mirino delle superpotenze europee del tempo finirono i Gesuiti, disarmata forza d’urto del romano pontefice “perinde ac cadaver”, con la rivoluzionaria esperienza di Antonio Ruiz de Montoya in Paraguay.
Elenca Rodney Stark una lunga serie di montature, distorsioni e falsificazioni del passato costruite a distanza di anni, talvolta di secoli, dai fatti riportati con l’evidente scopo di screditare nel presente – e possibilmente per il futuro - l’odiata ecclesia, in particolare quella cattolica
ANTISEMITISMO
Non è vero che dopo Costantino il cristianesimo si impose in Europa e in tutto il bacino mediterraneo con la forza. E anche le accuse di antisemitismo vanno ridimensionate.
Intanto non bisogna dimenticare che tra il I e II secolo d.C gli ebrei furono brutalmente schiacciati ed espulsi dalla loro terra dall’impero romano. Nel primo millennio di civiltà cristiana, se si eccettua un episodio del 554 a Clermont, non si registrano esplosioni di violenza contro gli ebrei della diaspora, mentre all’epoca della seconda crociata San Bernardo da Chiaravalle in persona intervenne per mettere fine ai massacri di ebrei in Renania.
Piuttosto sul piano ideologico resta da approfondire la vena antisemita presente nella Riforma protestante, a cominciare dai tremendi scritti contro gli ebrei dello stesso Lutero. Al processo di Norimberga uno degli imputati, l’editore Julius Streicher, addirittura li addusse a propria difesa: «Da secoli ci sono in Germania edizioni di scritti antisemiti. Mi hanno sequestrato un libro del dottor Martin Lutero. Se l’accusa prendesse in considerazione questo libro, il dottor Martin Lutero siederebbe oggi al mio posto sul banco degli accusati».
Invece, dopo decenni dalla fine della seconda guerra mondiale, a passare per filonazista e antisemita fu il papa cattolico Pio XII, uno dei pochi – forse l’unico – tra i capi di stato in Europa ad aver fatto qualcosa di concreto per salvare gli ebrei.
Alcune pagine di storia vera vengono rapidamente dimenticate, osserva Rodney Stark che si dice stupito per esempio di quanta poca rilevanza abbia avuto nella pubblicistica occidentale, rispetto all’entità e alla gravità dei fatti accaduti e documentati, la persecuzione contro il cristianesimo scatenata in Unione Sovietica nel secolo scorso.
Proprio così. “Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere – diceva Léo Moulin, rivolgendosi ai cristiani - Ma poi: perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi?”