Scritto e pubblicato sei mesi fa...
E’ arcinoto che in Italia si giura sulla Costituzione e che la Carta Costituzione è la più saggia delle opere giuridiche lasciateci dai Padri costituenti.
Ma allora perché il Signor Presidente del Consiglio ha voluto rimarcarci che lui è cattolico e non ha giurato sul Vangelo?
Matteo, sul Vangelo non si giura: si vive “sul” Vangelo!
Ora questa buona e sacra Costituzione la vuole modificare. Speriamo che non la rovini, perché in queste cose si sa come si inizia, ma non sempre come si finisce.
Vorrei formulare un auspicio a questo intraprendente Presidente: quello di preoccuparsi di dominare l’ebbrezza dei successi, come i “colpi di fiducia” ben riusciti, per non trovarsi poi con la convinzione dell’infallibilità.
Historia docet!
Siccome sono un uomo stracolmo di anni e di cose vissute e sono pure un antico scout dell’allora A.S.C.I, sognerei per Matteo almeno un rinfresco nella memoria della Promessa e della Legge Scout… Forse gli potrebbe dare una mano al tavolo dell’ultimo gioco delle tre carte in atto che è quello di far entrare dalla finestra ciò che, grazie alla protesta della povera gente italiana, non è riuscito ad entrare dalla porta. Mi riferisco alla “stepchild adoption”.
A meno che Matteo, pur di restare in sella, sia disposto a vendere anche la madre. Leggasi “utero in affitto”.
P&N