Oggi Guillermo Ortiz è un brillante gesuita. A 17 anni, cioè nel luglio del 1977, andò a trovare Padre Bergoglio al collegio Massimo di Cordoba per dirgli: “vorrei farmi sacerdote gesuita”.
Qui gli studenti studiavano seriamente, ma anche lavoravano la campagna e accudivano gli animali per procurarsi da vivere. A Guillermo toccò la cura dei maiali che erano di pertinenza di cinque studenti e di Padre Bergoglio che si era specializzato nel pulire il porcile… Mentre lavoravano, P. Bergoglio ripassava loro le lezioni di dogmatica e di Sacra Scrittura.
Ma la cosa più interessante, accaduta qualche anno dopo, Padre Guillermo la narra in un’intervista di Vatican Insider. “Senza più alcuna carica, è venuto ad abitare nel mio stesso collegio: non era più un formatore o un mio superiore. Abitavamo sullo stesso piano, eravamo a qualche porta di distanza e c’era in mezzo il bagno comune. Io andavo via presto la mattina per insegnare e tornavo tardi la sera. Una volta avevo dimenticato una cartella in stanza, e sono ritornato per un’altra porta, dal retro. A quell’ora non c’era nessuno. E ho visto Bergoglio pulire la tazza del water stando in ginocchio. Mai avevo visto qualcuno fare le pulizie in quel modo. Penso che lui non mi ha visto. È uno attento a ciò di cui l’altro ha bisogno, attento alle necessità di tutti. Ricordo ad esempio le attenzioni che riservava ai padri più anziani, come ascoltava... Lui è un uomo per gli altri, non fa riferimento a se stesso”.
P&N