A Pisa, nobile città della cultura italiana, Angelo Menciassi era un insigne professore di Teologia all’Istituto Teologico di Santa Caterina. Anch’io sono tributario della Città che Dante mandò all’inferno definendola “vituperio delle genti”. A me però non vituperò affatto la città della torre pendente con la Sapienza che distribuiva il mio caro professor Menciassi, visto che fui anch’io suo allievo dalla pagella appena sufficiente… prima infatti pilotavo aeroplani.
Vedete, la Sapienza si identifica con il Creatore ed elemento unificante non può che essere la preghiera.
Perché? Perché senza il dialogo della Preghiera la relazione con il Mistero finisce e la creatura umana perde la propria identità, in quanto si stacca dalla Sapienza increata cadendo nel nulla delle cose costruite per durare “un po' di tempo” e poi scomparire.
P&N