Ai miei tempi di guerra per ascoltare l’arrivo degli aerei incursori, invece del radar (che non possedevamo) c’era uno strumento posizionato vicino ai cannoni dell’antiaerea, puntata verso il cielo con una serie di imbuti rovesci. Lo scopo era quello di percepire il rumore dei motori in lontananza per capire quanti e quali velivoli si stessero avvicinando. Questo apparecchio si chiamava “aerofono”.
L’impiego del radar (allora già in dotazione agli angloamericani) fece la differenza per le sorti del conflitto.
Proprio così. Come accade nel campo della fisica, in quello dello spirito dovremmo imparare ad ascoltare meglio il Cielo…
P&N