È questo il particolare che mi ha maggiormente colpito nel terribile naufragio del peschereccio al largo delle coste greche del Peloponneso, partito dalla Libia e diretto in Italia. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti c’erano oltre 100 bambini stipati nella pancia di questo barcone fatiscente, cento innocenti senza alcuna via di uscita e possibilità di sopravvivenza.
750 persone, rimaste senza acqua, viaggiavano da cinque giorni su questa specie di cimitero galleggiante nel Mediterraneo “mare nostrum”.
Chissà se questa ennesima strage di innocenti riuscirà a risvegliare un po' le nostre coscienze spente?
P&N