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Dom, Dic
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E' la guerra!

Grani di sale
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Quando avevo 15 anni la Seconda Guerra Mondiale volgeva al suo epilogo. Allora la gente innalzava un solo grido: “Mai più una guerra”!

Certo, avevano ragione, però prima molti l’avevano invocata! Poi tante famiglie avevano perso tutto sotto i bombardamenti e qualche congiunto al fronte. Adesso i decenni sono passati e di quella gente non è rimasto quasi più nessuno. Persa la memoria, il ciclo scellerato può ricominciare.

Io allora abitavo a Torino dove sono nato: in via Nizza 416. La scuola elementare Re Umberto 1° lì vicino la frequentai dal 1936 al 1940. Poco distante c’era la nostra cascinetta e da bambino portavo le vacche al pascolo lungo il Sangone.

Fin dalla seconda notte di guerra (giugno 1940) iniziarono i bombardamenti degli aerei inglesi per renderci la pariglia, visto che noi, prodi stupidi, andavamo a bombardare Londra insieme ai camerati tedeschi. Dal 1943, ottobre, l’appalto dei bombardamenti su Torino fu rilevato dall’USA Air Force che scelse di spianarci dall’alto con incursioni in pieno giorno. La domenica 4 giugno 1944 non so come mi salvai, sepolto dalle macerie, in piazza Bengasi, vicino a casa mia. Era suonata la sirena dell’allarme, al ritorno della Messa delle 9,15 stavo cercando di raggiungere il rifugio. In quel furioso bombardamento a tappeto Lingotto e Barriera Nizza furono distrutte con ingenti danni e vittime. Quel giorno tragico restò per me un ricordo indelebile.

Concludo. Tuttavia non posso tralasciare di pensare a Marisa, la mia fiammetta di adolescente: era appena rientrata con me dalla Messa dei ragazzi. Morì sotto le macerie della sua casa in via Onorato Vigliani 221.

Don Paolo