Mi hanno toccato queste affermazioni della dott.ssa Emanuela Marinelli, scienziata che da oltre quarant’anni studia la Sindone e che è tra le massime esperte in materia.
“Quel volto ci interroga. Ci guarda e ci interroga”, dice la Marinelli. Dopo tanti anni di ricerche ha maturato la personale convinzione che la Sindone è l’immagine fotografica del Gesù storico, fissata sul telo da un’istantanea e potentissima emissione di luce.
“Quando ho saputo non ho potuto più tacere. È questa la mia missione. Per me è evidente che la Sindone è come un Vangelo scientifico, capace di parlare contemporaneamente ai semplici, agli scienziati, agli artisti, agli storici. Ho visto scienziati cambiare idea di fronte alla Sindone e se tanta gente non crede è perché non sa: è stata ingannata dalla rilevanza data ai risultati del C14 e dall’interesse marginale dei media alle migliaia di dati che li smentiscono e testimoniano l’autenticità della Sindone. Anche la storia dell’arte ci dice che parlare di falso medievale è assurdo perché le icone di Cristo si rifanno al volto sindonico almeno dal quarto secolo. Quel volto parla alla testa e al cuore. Una sorta di autoscatto, un selfie in cui si mostra così come era 2000 anni fa”.
P&N