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Dom, Dic
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Il Grillo parlante

Grani di sale
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Beppe Grillo mi è sempre stato simpatico come comico. Tuttavia la comica che ci ha offerto difendendo il figlio “a gamba tesa” mi ha deluso. Come educatore mi ha deluso e come comica non mi ha divertito affatto.

Beppe Grillo è riuscito a rifarmi pensare ai miei anni verdi. Un adolescente in tempo di guerra, ma pur sempre un ragazzo che compiva le sue marachelle. Difficilmente però in piazza Bengasi, dove mi scatenavo con gli amici, passavo la rete di spionaggio della Gin, la signora del chiosco dei gelati.

Lei, la Gin, a mia mamma riferiva subito… E immancabilmente la punizione arrivava. Tipo: “Il cinema pomeridiano te lo devi scordare!”.

Come ricordo quando al Cine Lingotto – che poi chiameranno Continental – proiettarono il Barone di Münchhausen! Era il primo film a colori che io però immaginai in bianco e nero, guardando le locandine appese alle vetrine. Tutto si svolse in silenzio, senza altri rimproveri, ma la penitenza che subì mi fece bruciare la pelle…

Scusami Beppe Grillo, ma l’educare è cosa semplice e complessa. Semplice perché non bisogna urlare e dimenarsi davanti ai ragazzi. Complessa perché le promesse van fatte, mantenute e poi non commentate. Buon lavoro al papà di Ciro!

P&N