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Dom, Dic
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La gioia di vivere

Grani di sale
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Bisognava proprio arrivare alla mia vetusta età per scoprire ciò che conta vivere?

Qualche volta accade così!

Per quanto mi riguarda, comunque siano le sentenze, la prua verso il senso del vivere l’ho orientata a 20 anni giusti. Lasciato l’Istituto Tecnico Pierino Delpiano (ora si chiama Avogadro) con l’intenzione di vivere la vita da perito aeronautico, mi sono contemporaneamente tuffato nella scuola di volo dell’Aero Club di Torino sotto la magistrale guida del comandante Emilio Medail (morto nel 1951 per incidente aereo)  e poi quella del comandante Ferruccio Vignoli.  A 20 anni, superati gli esami teorici e pratici di avionica e conseguiti i brevetti di primo e secondo grado, mi trastullai nella CTA (Compagnia Trasporti Aerei).

Le cose andavano, fino a che non mi si accese nel cervello un nuovo lampo… non abbagliante come quello di Paolo di Tarso, l’Apostolo delle  genti, ma ben luminoso. Cosicché mi buttai nella Scuola Teologica di Pisa per poi essere ordinato sacerdote a Torino dal Cardinal Maurilio Fossati.  Qui  con somma gioia svolsi il mio ministero: dieci anni a Lingotto, poi a Mirafiori Sud e quindi parroco per circa tre decenni a Nichelino. E il volo mi servì per far nascere l’Aviazione Missionaria e pescare alla Fede tanti ragazzi.

Questa è stata la mia vita: questa la mia “gioia di vivere” ed oggi attendo si schiuda, anche per me, la gioia del Mistero di Dio.

P&N