Ultimamente ho contemplato tre avvenimenti emblematici…
- Il gendarme francese Arnaud Beltrame, tenente colonnello e cattolico fervente, ucciso da un terrorista islamico a Trèbes (Carcassone). Si era offerto in cambio di una povera donna presa in ostaggio che è stata salvata. La Francia lo ha dichiarato Eroe e fregiato della Légion d’honneur. I credenti lo dichiarano “Testimone di Cristo” e Santo in Paradiso. Due distinti valori.
- La curiosa storia della Stazione di Bardonecchia, “occupata” dai doganieri francesi. Ha creato un assurdo caso diplomatico del quale ride mezza Europa. Vi dico solo che dal 1956, per i “Campi della Gioventù”, ho frequentato assiduamente Bardonecchia e Modane e le due polizie frontaliere. I Gendarmi francesi e la Polizia italiana vivono da sempre in perfetta armonia: si scambiano i servizi, i locali, girano liberamente armati per le strade. Addirittura alcuni agenti italiani hanno scelto domicilio a Modane.
Gatta ci cova: che qualcuno abbia interesse al casus belli? E’ possibile!
- A 2200 metri di altitudine, nell’alta Valle di Susa, c’è la nostra Maison des Chamois. Presto sarà predisposta per i Campi estivi; speriamo che la commedia di Bardonecchia sia finita e non ci crei grattacapi per i passaggi frontalieri. Devo però condividere un’apprensione del gestore del Rifugio Terzo Alpini di Valle Stretta, sig. Riccardo Novo. Mi ha narrato come, nottetempo, con neve altissima e temperatura proibitiva i migranti a più riprese si sono diretti verso la Maison des Chamois nella speranza di trovare un varco per l’interno francese. E’ risaputo che d’inverno con la neve alta, senza speciali attrezzature e capacità alpinistiche, oltre la casa si incontra solamente la morte! Dio li abbia salvati e salvi anche noi e le nostre coscienze, se le nevi ci restituiranno qualche cadavere..!
Questa tragedia, comunque sia, mi fa pensare con rabbia a chi, in modo così criminale, ha voluto scatenare la guerra di Libia… magari per il denaro di Gheddafi o i giacimenti petroliferi. E poi ha sprangato le frontiere, cosicché i gendarmi francesi sono costretti a catturare e riportare in Italia come fagotti donne, uomini e bambini. Penso alla giovane nigeriana Beauty Balogun, malata e incinta, alla quale i meravigliosi medici del S. Anna hanno salvato il figlio. Lei purtroppo non ce l’ha fatta. Penso alla guida alpina Benoit Ducos che ha strappato da morte sicura tra la neve un’altra donna incinta, salvando lei e il bambino. Però Benoit ora rischia cinque anni di prigione…
P&N