Ma certo che gli Ebrei sono i nostri Fratelli Maggiori!
Il Signore Gesù era ebreo e i primi “convertiti” erano tutti ebrei. Ho scritto in corsivo ed anche tra virgolette la parola convertiti, perché il cristianesimo, volente o nolente, è continuazione dell’antico popolo di Abramo e di Mosè, per cui l’ebreo che riconosce il Messia in Gesù Cristo non è che si debba convertire, ma semplicemente raggiungere la meta del suo peregrinare, trovando il Redentore annunciato dai Profeti e nato da Maria!
L’ennesimo ammonimento dell’ONU contro gli insediamenti ebraici è di qualche mese fa. Ha fatto imbufalire il premier israeliano Netanyahu, ma non è cambiato nulla. Il bivio è continuare a creare insediamenti in terra palestinese o cercare una strada pacifica per la coesistenza tra due Stati sovrani.
Papa Francesco questa giusta soluzione l’aveva auspicata appassionatamente quando invitò in Vaticano, due anni fa, l’allora presidente israeliano Shimon Peres e il presidente palestinese Abu Mazen per una preghiera comune per la pace. Altrettanto ha fatto qualche settimana fa tornando a ricevere Abu Mazen venuto a Roma per inaugurare l’Ambasciata Palestinese presso la Santa Sede.
Non dimentichiamo che tutti i Papi, da Paolo VI a S. Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI fino a Francesco hanno sempre auspicato la soluzione di due Stati e lo Statuto Speciale per la città di Gerusalemme, perché essa è la Città Santa per gli Ebrei, i Cristiani e i Musulmani.
Solo così ci si avvierà verso la pace in Medio Oriente e nel mondo intero.
P&N