Andrea Pancotti, sociologo, insegna all’Unitre di Nichelino da due anni. Manager nel settore del Personale e delle Relazioni Industriali in alcune delle più grandi aziende energetiche italiane ci offre una riflessione sul lavoro che cambia, prendendo spunto da un libro di recente pubblicazione, “Al posto tuo” di Riccardo Staglianò.
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Le nuove tecnologie nei prossimi vent'anni insidieranno molte professioni. Dopo aver sostituito i colletti blu, i lavori di fatica che generalmente non rimpiangiamo, stanno rimpiazzando anche i colletti bianchi, i mestieri intellettuali che volentieri terremmo per noi. Ieri erano in grado solo di fare le braccia, oggi anche il cervello. Così se perdi il lavoro in manifattura puoi scoprire che anche nei servizi non c’è più posto, perché un algoritmo risponde alle chiamate più e meglio di una centralinista in carne e ossa. Neppure il fatto di appartenere alle vecchie élites delle professioni cognitive ti mette più veramente al riparo. Medici, avvocati, giornalisti, analisti finanziari, professori universitari. COSA STA ACCADENDO
La cosa è sotto gli occhi di tutti: in banca le casse stanno sparendo, chi può le operazioni le fa online o con il bancomat, nelle stazioni le biglietterie aperte si riducono sempre più a favore delle macchinette per fare i biglietti in modo automatico.
Quali sono queste nuove tecnologie che si stanno affacciando minacciose all'orizzonte?
Partiamo dall'informatica con i nuovi processori i quali incrementano costantemente la loro potenza di calcolo: dai nuovi software che sviluppano l'intelligenza artificiale con il supporto di grandi banche dati (Big Data) alla la robotica con la creazione di macchine sempre più simili a noi e con costi sempre più contenuti capaci di compiere lavori sempre più sofisticati (Google car, Droni e stampanti 3D), fino alle economie di scala del web (Amazon).
Alla fine del 2014 anche Nouriel Roubini, l’economista della New York University, divenuto celebre per essere stato tra i pochi ad aver dato l’allarme per la crisi dei subprime, ha fatto sentire la sua voce. L’ha affidata a un editoriale apparso su Project Syndicate e ripreso da molti quotidiani nel mondo. “Le innovazioni tecnologiche recenti - scrive - hanno tre distorsioni che non le rendono neutre: tendono a essere a intensità di capitale (così favorendo quelli che hanno già risorse finanziarie), a intensità di competenze (favorendo quelli che hanno già un alto livello di abilità tecnica) e a risparmio di manodopera (perciò riducendo il numero totale di lavoratori non specializzati e semi-specializzati)”. E aggiunge: “Non c’è garanzia che l’aumento di occupazione nel comparto dei servizi continuerà a compensare le perdite di posti di lavoro nell’industria”. Inoltre «la tecnologia sta rendendo anche molti servizi delocalizzabili nei Paesi emergenti. Prima di rimpiazzarli anche lì».
Niente e nessuno è più al sicuro.
A RISCHIO DI ESTINZIONE
Emblematico è il caso della catena Blockbuster, sviluppatasi nel nostro paese negli anni Novanta: conseguenza del processo di globalizzazione, aveva annientato i negozi adibiti alla vendita ed al noleggio di film e a sua volta, nel giro di una quindicina d'anni, è stata costretta a chiudere sotto i colpi inferti dalle piattaforme web che consentivano il download dei film.
A questo punto vediamo quali potranno essere le professioni a rischio nei prossimi vent'anni.
Anzitutto gli Addetti ai call center. Il software Amelia legge tutto, non dimentica niente e risponde a due terzi delle domande. Ricorda al primo colpo tutto ciò che legge e migliora costantemente con il tempo. Secondo una previsione della società di consulenza Gartner entro il 2017 le aziende di terziario avanzato che ingloberanno assistenti virtuali simili ad Amelia saranno in grado di offrire i loro servizi a un prezzo inferiore del 60 per cento rispetto alla concorrenza.
Non va meglio per Addetti alla logistica e magazzinieri. La robotica mangia posti con l’introduzione di robot in grado di svolgere parecchi compiti all'interno di un magazzino: un sistema del genere è già in funzione nei magazzini Amazon.
Con le auto che si guidano da sole come la Google drive in fase sperimentale già da alcuni anni anche per gli Autisti di taxi il futuro non è buono, così come per gli Autisti di camion: i “robocamion” che viaggiano senza conducente hanno iniziato le sperimentazioni nel 2015 in Mercedes. Sempre nel settore dei trasporti, in particolare negli Stati Uniti, è prossima l’introduzione dei droni per le spedizioni, non appena sarà pronta la legislazione inerente la gestione dello spazio aereo.
Problemi anche per gli Analisti finanziari: il Software Warren è innovativo ed efficace per analizzare una grande quantità di dati per ogni società. Persino gli Operatori dei fast food subiranno le conseguenze dell’automazione nella preparazione dei piatti, così come gli Infermieri con l’introduzione anche in questo settore della robotica nell'assistenza infermieristica.
Nel campo della preparazione e distribuzione dei medicinali la robotica sta facendo e farà passi da gigante incidendo sull’occupazione degli Addetti alle farmacie.
I Software sempre più sofisticati per le traduzioni attaccheranno la fetta di mercato dei Traduttori mentre per gli Assicuratori l'avvento delle auto che si guidano da sole metterà a rischio un mestiere finora immune dalle due principali tendenze che hanno avuto una forte influenza sulla riduzione dei posti di lavoro, vale a dire globalizzazione e automazione.
Persino i Giornalisti avranno problemi con i Software Narrative Science per la preparazione automatica di pezzi giornalistici. Riduzioni anche nel settore della Medicina, in particolare per gli anestesisti. In questo settore l'impatto non sarà direttamente collegato ai professionisti della medicina, ma al personale di supporto.
Non possono stare tranquilli nemmeno gli Avvocati per i Software che sono in grado di recuperare tutti i precedenti giurisprudenziali in argomento.
Le Piattaforme web, che mettono a disposizione immense banche dati fotografiche per qualsiasi reportage a costi estremamente contenuti, incideranno sugli spazi lavorativi dei Fotografi mentre gli Insegnanti verranno in parte sostituiti da video lezioni web.
Le Agenzie di viaggio sono già diventate sempre più marginali con le piattaforme web, così come le Librerie in costante diminuzione, mentre i Negozi di musica sono in via di totale estinzione.
Il personale delle Forze armate sarà in forte riduzione con l'avvento della robotica e dei Droni.
OLTRE IL PRECARIATO
Uno scenario del genere presenta non pochi elementi di preoccupazione in quanto in questi anni abbiamo assistito ad un lento, ma progressivo avanzamento del lavoro precario con tutte le sue implicazioni di carattere sociale. Orbene lo scenario futuro appare come un ulteriore elemento di pressioni nei confronti di persone che lavorano in condizioni precarie togliendo loro ulteriori prospettive.
Dalle interviste sviluppate nel corso del libro di Staglianò si nota come l'obiettivo primario delle grandi aziende ad alta tecnologia non sia quello di ridurre al minimo la mano d'opera o in subordine metterla in condizione di accettare qualsiasi condizione, bensì di sostituirla integralmente con delle macchine. L'obiettivo della forza lavoro low cost è sempre stata considerata una tappa intermedia. La soluzione finale è un’altra: sostituire le persone con le macchine.
Il fenomeno in esame l’avevano capito, con buon anticipo, già Henry Ford II e Walter Reuther capo di un sindacato del settore auto. Nel ’54 visitando una nuova fabbrica a Cleveland, in cui si faceva gran ricorso a macchine utensili automatizzate di ultima generazione, si scambiarono qualche battuta: «Walter, come farai a far pagare a quei robot le quote sindacali?», esordì il padrone della Ford. «Henry, come farai a farti comprare da loro le tue auto?» ribatté, senza battere ciglio, il sindacalista.
Senza disponibilità economica la gente non può acquistare alcunché. La classe media scivola nella povertà. L’economia si ferma e anche la società nel suo complesso, prima o poi, rischia di esplodere perché con la pancia vuota anche i più miti si arrabbiano.
Più recentemente Robert Reich, ex ministro del lavoro con Bill Clinton, faceva l’esempio dell’iEverything, un’immaginaria macchina multiuso in grado di farti un massaggio, andare a prendere le ciabatte, lavare e stirare le tue cose: «La miglior macchina mai inventata – ironizzava - Se non fosse che non ci sarà più nessuno in grado di comprarla. Perché nessuno avrà più i mezzi di sostentamento per farlo dal momento che iEverything li avrà rimpiazzati tutti nelle rispettive professioni».
CORROSIONE DEL CARATTERE
E’ ormai giunto il momento di pensare con maggiore attenzione alla ripresa del dibattito politico, a livello mondiale, finalizzato allo sviluppo di un capitalismo sostenibile, non solo nei confronti dell'ambiente, ma soprattutto più attento agli impatti sulle condizioni sociali.
Come evidenziava Richard Sennett in un libro di qualche anno fa, “The Corrosion of Character, le caratteristiche che oggi vengono richieste ai lavoratori (flessibilità, adattabilità, mobilità, disponibilità a rischiare) contraddicono apertamente molti aspetti fondamentali della forza di carattere: lealtà, impegno per obiettivi di lunga scadenza, fiducia, fermezza. Anziché investire su una prospettiva di carriera, gli individui oggi sono chiamati a partecipare con fluidità a gruppi di lavoro, entrarvi e uscirne, passare da un compito all'altro. La lealtà, da risorsa che era, viene considerata oggi passività. Quando la vita si fonda su una serie di lavori frammentati anziché su una sola coerente carriera, gli obiettivi di lungo periodo si sgretolano, i legami sociali non si sviluppano e la fiducia è precaria. La sfida decisiva che l'uomo del nostro tempo deve affrontare consiste nel costruire un'esistenza con obiettivi di lungo periodo in una società che privilegia il breve periodo.
Andrea Pancotti