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Come cambia il mondo dell'informazione

Società e cultura
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Interessante lezione all’UNITRE di Nichelino nel corso "Conoscere Torino".  Il giornalista Beppe Minello, già caporedattore de La Stampa,

ha raccontato come è cambiata negli anni la figura del giornalista. Non sono mancati aneddoti su alcune vicende note e meno note che hanno segnato la vita di Torino nei decenni di attività del giornalista.

Minello ha iniziato il suo intervento ricordando i tempi in cui il giornalismo era dominato dalla carta stampata e dalle redazioni affollate. I giornalisti di allora, specialmente quelli della cronaca, erano cronisti sul campo, sempre pronti a inseguire una notizia, a investigare e a portare alla luce verità scomode. Fondamentali erano le relazioni con il territorio, con i Carabinieri, le parrocchie e altre realtà, l’importante era arrivare prima degli altri giornali.

Con l'avvento della televisione, ma soprattutto di internet, il ruolo del giornalista ha subito una trasformazione radicale. Il giornalismo si è spostato in gran parte online e, dal punto di vista delle vendite e della diffusione, il giornale cartaceo è andato in crisi. Questo ha portato da una parte a una maggiore immediatezza nella diffusione delle notizie, ma anche a nuove sfide, come la verifica delle fonti e la lotta contro le fake news.

Con lo smartphone in tasca tutti diventano fotografi e giornalisti e le cose che un tempo restavano confinate tra le mura del bar o nelle chiacchere con gli amici oggi hanno una diffusione ampia grazie ai canali social, ognuno si sente libero di dire la sua e questo porta a molte notizie false o fuorvianti.

Il giornalista moderno è chiamato a essere multimediale: deve saper scrivere articoli, realizzare video, gestire podcast e interagire con il pubblico sui social media. Questa evoluzione ha reso il lavoro più dinamico e vario, ma ha anche aumentato la pressione e le responsabilità. Le redazioni sono diventate molto piccole, sovente non c’è nemmeno il tempo di rivedere con il capo redattore i testi. Chi fa questo mestiere da parecchio tempo ha dovuto adattarsi a questi cambiamenti, imparando nuove tecniche e strumenti per rimanere al passo con i tempi.

Durante la lezione, Minello ha condiviso numerosi aneddoti che hanno tenuto viva l'attenzione degli studenti. Ha parlato di episodi significativi della sua carriera, legati a fatti di cronaca come l’arresto di Patrizio Peci, di incontri con personaggi illustri e di eventi che hanno segnato la storia di Torino.

Alla fine dell'incontro, gli studenti hanno avuto l'opportunità di porre domande e di confrontarsi con Beppe Minello su temi attuali. L'ex caporedattore ha ribadito l'importanza di mantenere viva la curiosità e di non smettere mai di cercare la verità, anche in un mondo in continua evoluzione. La lezione ha arricchito tutti i partecipanti, offrendo spunti di riflessione e stimoli per approfondire ulteriormente il mondo del giornalismo e si è conclusa con un applauso caloroso, segno di apprezzamento per la generosità e l'entusiasmo con cui Minello ha condiviso la sua esperienza.

PBC