Ad inizio maggio mio figlio ha compiuto 18 anni e subito si è informato su come fare per il rinnovo della carta d’identità appena scaduta,
ottenendo una prenotazione solo per fine ottobre, ossia dopo 6 mesi.
A metà maggio l’ho aiutato a prendere appuntamento presso un fornitore di SPID, ma arrivati alla filiale abbiamo trovato un impiegato che fin dalle prime parole ci ha fatto capire la sua personale poco affabilità e probabile frustrazione esistenziale (… che sto notando mediamente aumentata un po’ ovunque nella fase post pandemia).
Gli abbiamo spiegato che in rete avevamo letto della possibilità di ottenere lo SPID gratuitamente, con l’attivazione di una carta prepagata base da un piccolo ed unico costo al momento dell’attivazione. L’impiegato, che comunque non era a conoscenza di questa possibilità, con grande soddisfazione ci ha subito detto di non averne più e di avere solamente le carte prepagate più evolute, da un costo meno piccolo ed annuale, mentre per una prepagata base avremmo dovuto provare presso una loro filiale più piccola.
Onestamente tale mancanza mi ha fatto più che altro pensare ad una strategia commerciale, perché di solito nelle filiali grandi di qualsiasi tipologia di attività dovrebbero esserci offerte più estese, di servizi e di prodotti, rispetto a quelle piccole.
Ad ogni modo, invogliato probabilmente dalla mia pazienza e gentilezza, l’impiegato ci ha proposto un’alternativa, che però ha subito bloccato una volta visto il documento di mio figlio, scaduto alcuni giorni prima. A nulla è valso riferire del fatto che avessimo la prenotazione del rifacimento del documento solo ad ottobre.
Con maggior soddisfazione ci ha pertanto detto che non si sarebbe potuto fare nulla, ma dandoci comunque un buon consiglio, ossia di rivolgerci a comuni limitrofi, ben più piccoli di Nichelino, per un rinnovo rapido della carta d’identità come non residenti.
Ora probabilmente seguiremo tale consiglio, perché nel frattempo mio figlio vorrebbe anche iscriversi per il conseguimento della patente di guida, presso uffici dove già da alcuni anni a questa parte sono ben note le lunghe attese e dove è ben difficile trovare persone più affabili e meno frustrate dell’impiegato di cui sopra.
Inutile descrivere lo sconforto di mio figlio, per quanto abbia cercato di fargli capire che i problemi gravi della vita sono ben altri, ma intanto ha dovuto scontrarsi subito con gli aspetti fastidiosi della burocrazia non appena divenuto maggiorenne.
Unica consolazione, per me nemmeno così magra, sono stati i suoi complimenti per l’aver mantenuto calma e cortesia nei confronti di un impiegato che, a detta anche del giovane adulto, mio figlio, probabilmente avrebbe meritato qualche contestazione. Gli ho spiegato che per me purtroppo è consuetudine trovare situazioni analoghe, in diversi contesti, pubblici e privati, oltre al fatto di esserci la giornata con minor sopportazione e quella con maggiore, e stavolta fortunatamente era una di queste ultime.
Firmato: Lorenzo Giorda, un cittadino di Nichelino, ridente comune di quasi 50.000 abitanti, della provincia della prima capitale d’Italia, Torino, che è il capoluogo della regione più grande della parte nord d’Italia, la parte considerata tra le più moderne e servite della nazione, nell’anno 2023, a quasi 54 anni dal primo passo dell’uomo sulla Luna…probabilmente a quei tempi vi è potuto andare senza necessità di un rinnovo urgente di un documento d’identità… Va beh, sdrammatizziamo.