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Perchè è importante l'orientamento scolastico

Società e cultura
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La scelta del percorso da intraprendere post Scuola Secondaria di I grado e post Diploma/Qualifica troppe volte viene sottovalutata

o vincolata alle preferenze di persone circostanti i ragazzi; sono, infatti, questi ultimi a dover essere considerati i veri protagonisti, attori in primo piano e non sullo sfondo.

Si chiede loro di prendere in mano la propria vita mostrandosi attivi e il più possibile consapevoli delle strade percorribili, delle opportunità che forniscono una primitiva forma di futuro nel ‘qui e ora’ del presente. Il difficile compito di scegliere richiede al ragazzo di considerare non solo le proprie capacità traducibili in potenzialità, ma contemporaneamente anche le proprie passioni, i propri interessi, le risorse che lo caratterizzano e lo rendono unico.

All’interno di un vasto panorama di opzioni fornite dalla Regione Piemonte, decidere per il proprio futuro significa selezionare quello che potrebbe essere il percorso formativo più funzionale ad una valorizzazione dei personali punti di forza. In tal modo il ragazzo si sentirà più motivato, e il percorso di studio intrapreso favorirà l’insorgenza di un maggior numero di vissuti positivi a discapito di quelli negativi e della sempre più frequente dispersione scolastica.

Occorre dunque prevenire l’insorgenza di tutta una serie di sintomi correlati ad un contesto didattico in cui non ci si percepisce realmente riconosciuti, in cui non si riesce a vedere le proprie capacità concretizzarsi in un ‘prodotto’. In queste situazioni non ci si sente gratificati al punto tale da rendere sempre meno presenti la ‘meraviglia della scoperta’, la ‘volontà di esplorare’, la curiosità, la creatività, il desiderio di progettare e di darsi una direzionalità significa orientare innanzitutto i giovani a conoscersi meglio. Conoscersi significa conquistare l’autoconsapevolezza, incrementando il senso di fiducia in se stessi e l’autoefficacia: conoscersi significa divenire maggiormente padroni della propria vita. In quanto “unico artefice del proprio destino”, il ragazzo deve essere lasciato libero di orientarsi tra le “coordinate della propria mappa interiore”, ed è estremamente importante che, nel farlo, sia supportato da coloro che ricoprono un ruolo importante nella propria vita. Si invitano, a tal proposito, le ‘agenzie formative’ rappresentate dalle famiglie e dalle Istituzioni scolastiche a promuovere, anziché ostacolare, i percorsi di crescita dei giovani nella prospettiva di perseguire gli obiettivi futuri di realizzazione di se stessi.

È più che mai importante “orientarsi” per non rimanere in balia dei voleri altrui e degli eventi esterni, per essere partecipanti attivi della propria vita, per accrescere il proprio benessere scoprendosi attraverso i talenti e riscoprendosi mediante le potenzialità e le passioni che distolgono dal pensiero di abbandonare e abbandonarsi ad una passività deleteria. Orientarsi ed essere orientati implica un impegno senza dubbio rilevante ai ragazzi e a coloro che affiancano giovani troppo spesso prede di un’incertezza e di un’insicurezza soverchianti.

Lorena Viale

Psicologa