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Dom, Dic
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Ma Nichelino è proprio così degradata?

Società e cultura
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Nell’ultimo anno ho notato un preoccupante prolificare di servizi giornalistici negativi nei confronti di Nichelino.

Ma questa città è veramente così degradata?

Premetto che io credo che non lo sia, perché vi è una buona vivibilità a misura d’uomo, grazie a molti servizi, pubblici e privati, con un’ampia offerta scolastica, molto verde, validi collegamenti alle autostrade, anche se migliorabili, alle stazioni ferroviarie ed ai migliori ospedali di Torino. Per questo mi preoccupa quello che ritengo sia un accanimento mediatico nei confronti di Nichelino e che probabilmente in questi casi non sia d’aiuto la differenza di colori politici alla guida delle varie istituzioni pubbliche (governo nazionale, comuni, regione).

Soprattutto dopo il disastro che la pandemia ha causato nel mondo, anche psicologicamente e specialmente tra gli adolescenti, che si sono visti privare di anni irripetibili della loro vita, vi è stato un aumento di frustrazione generalizzata. Conseguentemente si è registrata anche la prolificazione di baby gang e di atti vandalici, che sono i problemi che principalmente vengono imputati alla nostra Nichelino.

In merito all’accanimento mediatico, eclatante è stato ad esempio l’episodio del gennaio 2022, quando arrivarono decine di ragazzi da Torino e provincia per una sorta di azione punitiva nei confronti di ragazzi di Nichelino. La nostra città finì addirittura sui TG nazionali, descritta come se fosse la comunità maggiormente degradata di Torino e provincia, quando in realtà il grave episodio era stato causato da gente esterna.

È chiaro che noi residenti di Nichelino non ci possiamo esimere dal pensiero che si debba fare di più, a partire dalle proprie case, perché quasi certamente i ragazzi coinvolti in episodi negativi hanno una famiglia, spesso non a conoscenza dei problemi causati dai figli. Questa famiglia ha il dovere di cercare di seguirli meglio, soprattutto quando si tratta di ragazzi dalla giovanissima età, in teoria più facilmente recuperabili rispetto agli adulti.

Le colpe però sovente sono da suddividere. Ritengo che anche le istituzioni debbano fare meglio, dando innanzitutto priorità diverse all’utilizzo del denaro pubblico, utilizzandone quote maggiori per il supporto delle famiglie nel percorso educativo dei figli. Magari sarebbero utili nuovi spazi per praticare sport gratuitamente, rendendoli utilizzabili anche la sera, con un’illuminazione notturna. Oppure si potrebbe consentire l’utilizzo dei centri d’incontro anche ai giovani, ad esempio per organizzare eventi musicali, con la certezza che più tempo per aspetti positivi significhi meno tempo per quelli negativi, sfogando apatia, rabbia e frustrazione non in atti vandalici. Occorre far sentire i giovani maggiormente al centro dell’attenzione delle istituzioni, con una sorta di reciproco rispetto, perché rispetto porta rispetto, a tutte le età.

L’intera comunità di Nichelino, non solo i giovani, potrebbe inoltre essere aiutata da un miglioramento dei trasporti pubblici, agevolando il collegamento alla metropolitana ed a costi degli abbonamenti non così notevolmente superiori rispetto ai vicinissimi residenti di Torino, perché la ghettizzazione delle periferie viene agevolata da trasporti pubblici inefficienti.

Si avrebbe così anche un minor utilizzo di veicoli privati, strade più libere, mezzi di trasporto più puntuali, meno smog e meno incidenti, migliore salute pubblica e minori costi.

Nell’ultimo periodo inoltre si sente nuovamente parlare del servizio militare, anche per una sorta di ritorno ad un’educazione di “Stato” dei giovani. Ritengo che servirebbe invece un maggior impegno delle istituzioni nel contrasto all’abbandono scolastico, con tutor a supporto dello studio pomeridiano.

L’equazione che dovrebbe guidare le istituzioni nella scelta di come impiegare il denaro pubblico, dovrebbe considerare maggiormente il bene dei giovani, perché rappresentano il futuro. Un giovane migliore oggi sarà un adulto migliore domani, in tutti gli ambiti.

Non per sterile polemica, ma per realtà dei fatti, consapevole che le risorse sono limitate, consiglierei ad esempio minori spese per murales (per quanto possano trasmettere messaggi positivi) e per centri d’incontro per gli adulti destinando più denaro a sostegno dei giovani.

Molte purtroppo sono le testimonianze che ho raccolto tra i giovani di Nichelino, in merito alle discriminazioni che devono subire nelle relazioni (per amicizia, studio, lavoro…), a causa dell’errata considerazione che si ha di Nichelino, considerata come una sorta di Bronx del Piemonte. Tutto ciò può anche causare gravi danni economici, svalutando sempre più gli immobili di Nichelino, comprati con lunghi e sacrificanti mutui da tante famiglie.

Non rimane pertanto che augurare a Nichelino un’immagine migliore, magari grazie anche al preannunciato restauro della Palazzina di Caccia di Stupinigi, così forse i media inizieranno a descriverci come una nuova piccola Versailles.

Lorenzo Giorda